
Le Pmi italiane vengono da anni complessi, nei quali diverse crisi hanno reso più complicato lo scenario economico, come per esempio la pandemia, la guerra in Ucraina, la crisi energetica e quella delle materie prime. Le filiere si stanno accorciando e riconfigurando e le sollecitazioni a cui sono sottoposte le Pmi aumentano di giorno in giorno. Sullo sfondo c’è la doppia transizione, digitale ed ecologica, che guida l’azione delle imprese e molti dei cambiamenti che hanno intrapreso e portato avanti con successo.
Per rendere evidente e valorizzare quanto già fatto, è nato lo scorso anno il Premio Impresa Sostenibile, un’iniziativa firmata dal Sole 24 Ore con il patrocinio della Pontificia Accademia per la Vita e con Banco BPM come main partner. Tra i promotori anche Piccola Industria Confindustria, da tempo impegnata in un’azione di formazione e informazione sui temi della sostenibilità, come dimostra anche la delega ad hoc istituita nella squadra della presidenza Baroni.

TERESA CARADONNA
“La sostenibilità è un concetto ampio e lo dimostrano le quattro categorie del premio: ambientale, digitale, economica e sociale. Accezioni diverse ma che devono coesistere, il cui equilibrio permette ad un’impresa di competere efficacemente e raggiungere il successo – afferma Teresa Caradonna, vice presidente di Piccola Industria con delega agli ESG e valore sostenibile, nonché componente della giuria del Premio –. Le Pmi italiane sono un esempio della capacità di fare sintesi tra qualità e radicamento sul territorio e nelle comunità e il brand “Made in Italy” evoca proprio questo connubio tra innovazione e tradizione, artigianalità e industria. Dobbiamo però diventare più bravi nel raccontarlo, nel promuovere il nostro modello d’eccellenza sia all’estero sia verso i nostri colleghi imprenditori, che stretti dalle difficoltà quotidiane non devono rinunciare a migliorare e a investire”.
Le imprese interessate a partecipare potranno candidarsi per un massimo di due fra le seguenti categorie:
- Sostenibilità ambientale: comprende l’insieme di tutte le innovazioni e i processi virtuosi che l’azienda ha sviluppato, a partire dall’anno 2020, al fine di evidenziare una ricaduta positiva sull’ambiente.
- Sostenibilità digitale: comprende l’insieme di tutte le innovazioni e tecnologie IT che l’azienda ha sviluppato e implementato, a partire dall’anno 2020, per generare impatti e ricadute positive per migliorare l’ambiente, l’economia e la società in generale.
- Sostenibilità sociale: comprende l’insieme di tutte le azioni e innovazioni messe in pratica dall’azienda, a partire dall’anno 2020, finalizzate al raggiungimento dell’equità nella società (a tal fine, la sostenibilità sociale implica una diversità di azioni che incidono soprattutto a livello giuridico, economico e culturale).
- Sostenibilità economica: comprende l’insieme di tutte le innovazioni e i processi virtuosi che l’azienda ha sviluppato e introdotto per generare lavoro, mantenere sul territorio il valore aggiunto, combinare le risorse in maniera efficace e promuovere una crescita duratura degli indicatori economici, dando sostentamento al sistema territoriale.
Le imprese candidate saranno esaminate da una giuria presieduta da Fabio Tamburini, direttore Il Sole 24 Ore, Radio 24, Radiocor e composta – oltre alla vice presidente Teresa Caradonna – da Edoardo Garrone, presidente del Gruppo 24 ORE, Marina Brogi, docente presso l’Università La Sapienza di Roma, monsignor Renzo Pegoraro, cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita, monsignore Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia e delle Scienze Sociali e, infine, Thomas Errera, segretario della giuria.
I vincitori – tre per ciascuna categoria – saranno proclamati il 25 ottobre a Roma, in occasione del Forum Sostenibilità organizzato dai promotori del premio.
Le iscrizioni scadono il 22 settembre.
Info e bando sono disponibili al link https://premioimpresasostenibile2023.ilsole24ore.com/