Valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo della cultura e dell’arte del nostro Paese alla crescita di una coscienza della solidarietà e della responsabilità sociale nell’opinione pubblica. Questa la finalità del Premio Anima, ideato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria, la cui XX edizione si è svolta ieri a Roma, presso la Terrazza Caffarelli.
Cambiamento climatico, parità di diritti, future generazioni: sono i temi cruciali di questa edizione. Tematiche che rimandano a scenari differenti ma che possono essere riunite sotto l’unico tema dell’attenzione alle fragilità: quella dell’ecosistema naturale in cui viviamo, quella della tenuta dei nostri sistemi socio-economici e quella delle promesse rivolte alle future generazioni.
Per questo la presidente di Anima e vice presidente di Unindustria con delega al Centro Studi Sabrina Florio ha affermato: “È in virtù della responsabilità che abbiamo nei confronti delle nuove generazioni di cittadini che, anche attraverso il Premio Anima, vogliamo far nostro lo sguardo e la voce delle nuove generazioni, cui dedichiamo la manifestazione”.
“Un’edizione speciale per Anima – aggiunge Florio – non solo perché celebra vent’anni di attività sui temi della sostenibilità, dell’etica e della cultura, ma anche perché è stato un importante momento per riflettere insieme sul percorso da intraprendere, concretizzando le sfide poste dal Next Generation EU. Sfide fondamentali per rilanciare un’economia più capace di futuro, che sappia conciliare benessere socio-ambientale con i temi dello sviluppo, dell’innovazione e della competitività”.
“Coesione, inclusione, responsabilità e sostenibilità, i fattori chiave di sviluppo e competitività per la ripresa del sistema socio-economico sono da sempre i temi centrali del premio – ha spiegato Luigi Abete, presidente del Premio Anima – e lo sono ancora di più nell’attuale momento storico, caratterizzato dalle conseguenze della pandemia e dalle scelte di attuazione dei piani di ripresa e resilienza. Questo ci rende consapevoli dell’importanza dell’azione culturale di promozione e sensibilizzazione svolta dal premio in venti anni di attività e ci spinge a proseguire questo importante percorso sulla strada della sostenibilità”.
Sette i vincitori per le categorie cinema, fotografia, giornalismo, letteratura, teatro e Premio Speciale, premiati nel corso della cerimonia presentata da Giovanni Anversa. A loro è stata consegnata un’opera dell’artista Maria Cristina Finucci.
Il Premio Speciale è andato al giornalista Andrea Vianello (in foto con Luigi Abete) “per il percorso professionale e personale caratterizzato dalla costante attenzione e dedizione ai temi sociali e dell’etica, pilastri del Premio”, mentre è stato il film “Cosa sarà’” di Francesco Bruni ad aggiudicarsi il premio per la migliore pellicola, “per la delicatezza e la sensibilità con cui ha affronta il tema della malattia e delle fragilità umane, un prezioso inno alla vita e un incoraggiamento alla ripartenza”.
Una menzione speciale è andata al documentario “La legge del terremoto” di Alessandro Preziosi “per la scelta e il coraggio di mantenere alta l’attenzione, sottolineandone gli aspetti umani e sociali, su disastrosi fenomeni naturali che hanno segnato e continuano a segnare profondamente la storia del nostro Paese.
A Stefano Unterthiner “per la qualità di un lavoro che unisce impegno ambientale ed efficacia della narrazione” è andato il riconoscimento per la fotografia, mentre quello per il giornalismo è stato attribuito a Francesca Mannocchi (in foto con Sabrina Florio) “per la professionalità, la grazia e la sensibilità che caratterizzano il suo lavoro di inchiesta e di reportage nei contesti più difficili”.
Il libro “L’unica persona nera nella stanza” di Nadeesha Uyangoda ha vinto il premio per la letteratura “per aver saputo far riflettere con freschezza e ironia su temi di profonda attualità quali identità, migrazioni e nuove generazioni”. A vincere, infine, il riconoscimento per il teatro è stato il Festival Dominio Pubblico – La Città agli Under 25 con la direzione artistica di Tiziano Panici, “per la qualità di un progetto artistico che mette al centro le generazioni future”.
Alla cerimonia è intervenuto in collegamento video Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, e hanno partecipato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente di Unindustria Angelo Camilli, l’assessore alla Crescita Culturale di Roma Capitale Lorenza Fruci, il presidente del Gruppo tecnico Energia Confindustria Aurelio Regina, il presidente della Piccola Industria e del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria, rispettivamente Fausto Bianchi e Corrado Savoriti. Tra gli altri è intervenuta Silvia De Dominicis, amministratore delegato Johnson & Johnson Medical, azienda sponsor.
I vincitori
PREMIO SPECIALE XX EDIZIONE – Andrea Vianello
CINEMA – “Cosa sarà” di Francesco Bruni
Menzione Speciale: “La legge del terremoto” di Alessandro Preziosi
GIORNALISMO – Francesca Mannocchi
FOTOGRAFIA – Stefano Unterthiner
LETTERATURA – “L’unica persona nera nella stanza” di Nadeesha Uyangoda
TEATRO – Festival Dominio Pubblico – La Città agli Under 25