Valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo della cultura e dell’arte del nostro Paese alla crescita di una coscienza dell’etica, della solidarietà e della responsabilità sociale nell’opinione pubblica. Questa la finalità del Premio Anima – ideato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria – la cui XIX edizione si è svolta ieri alla Terrazza Caffarelli.
In considerazione della complessità dell’attuale periodo, la tematica della pandemia ha fatto da filo conduttore a molte delle categorie di questa edizione, ma il Premio di quest’anno ha voluto essere anche un’occasione per riflettere sul futuro, sulle scelte strategiche da compiere ora, insieme, per costruire un Paese degno delle prossime generazioni, fondato su valori di sostenibilità, responsabilità, rispetto e solidarietà, imprescindibili per la crescita e lo sviluppo.
Per questo la presidente di Anima e vice presidente di Unindustria con delega al Centro Studi Sabrina Florio ha affermato come “ancora di più quest’anno, in piena pandemia, sia stato importante organizzare il Premio Anima come segnale di ripartenza per il Paese, un messaggio di speranza e un tributo alla mobilitazione straordinaria di artisti, intellettuali e imprese, non solo durante il lockdown. Convinti, sempre più, che in questo particolare momento, la responsabilità più grande delle imprese sia soprattutto attenzione alle persone, resilienza e solidarietà”.
“Occorre avviare una riflessione e un’azione comune capace di garantire un ritorno alla crescita che sia sostenibile, che rispetti l’ambiente e valorizzi le persone, che sappia rafforzare la coesione sociale, resa ancor più fragile dall’esperienza della pandemia – ha affermato Luigi Abete, presidente del Premio Anima. – È fondamentale costruire un futuro in cui l’impresa, in primis, sappia riaffermare la responsabilità sociale nella propria mission, mobilitando le sue energie migliori, per contribuire alla tenuta del sistema socio-economico”.
Sei i vincitori per le categorie Cinema, Fotografia, Giornalismo, Letteratura, Teatro e Premio Speciale, premiati nel corso della cerimonia presentata da Giovanni Anversa.
Il Premio Speciale è andato alla startup Isinnova per il progetto “Easy Covid 19”, “un modello esemplare di innovazione e di fare impresa, all’insegna di intraprendenza e creatività” (nella foto in alto, il Ceo Cristian Fracassi, il giornalista Giovanni Anversa e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi). Ed è stato il film “Figli” di Giuseppe Bonito ad aggiudicarsi il premio per la migliore pellicola, per “aver saputo mettere in risalto con toni leggeri e ironici il delicato tema del sostegno alla genitorialità, ancora troppo sottovalutato.
A Fabio Bucciarelli, “per aver saputo raccontare i giorni più drammatici della pandemia attraverso la cura narrativa dello scatto”, è andato il riconoscimento per la fotografia, mentre quello per il giornalismo a Giovanna Botteri per “il suo stile giornalistico caratterizzato da efficienza, professionalità e tempestività”.
Il libro “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli ha vinto il premio per la Letteratura “per aver saputo stimolare una riflessione su un nuovo modello di integrazione sociale, caratterizzato da solidarietà e accettazione della differenza”. A vincere il riconoscimento per il teatro è stata Silvia Calderoni per lo spettacolo “MDLSX”, “una performance capace di affrontare un discorso tanto attuale quanto ancora tabù come quello sul corpo e sull’identità di genere”.
Con l’obiettivo di dare un segnale di supporto alle testate locali come baluardo dell’informazione sul territorio, la menzione speciale per il giornalismo è andata a L’Eco di Bergamo, mentre la menzione speciale per la letteratura è andata al progetto editoriale “Andrà tutto bene”, “una iniziativa di solidarietà importante e concreta realizzatasi grazie al contributo congiunto di scrittori, lettori ed editor nel momento di maggior difficoltà causato della pandemia”.
Alla cerimonia hanno partecipato l’assessore alla Programmazione economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio Alessandra Sartore, il vice sindaco e assessore alla Crescita culturale di Roma Capitale Luca Bergamo, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi.