Anche le piccole e medie imprese, per raggiungere il successo, gestiscono progetti. Il Project management è la metodologia che ci permette di gestire in modo strutturato un progetto. Questo vuol dire non fare scelte a caso, dettate dall’istinto, ma basate su una visione concreta dello stato a cui il progetto vogliamo ci porti. Nella definizione di progetto c’è il concetto di trasformazione di un’idea in un risultato che dovrà cominciare a produrre reddito e profitto.
La prima riflessione è che nessun imprenditore metterebbe a rischio il proprio capitale se non avesse la ragionevole “speranza” (molti vorrebbero sentirsi dire “certezza”) che il suo progetto imprenditoriale diventi una fonte di profitti. Nessuno di noi penserebbe di investire del capitale in un progetto se non avessimo una qualche “speranza” che in un tempo “ragionevole” il capitale tornerà nelle nostre tasche e comincerà a produrre dell’altro capitale. Ecco che inevitabilmente l’impresa è l’ambiente in cui i progetti nascono e si sviluppano. Creare un’impresa significa quindi realizzare un progetto: il progetto imprenditoriale. Esserne consapevoli e saper gestire i progetti è quindi una competenza importante per ogni imprenditore che vuole raggiungere il successo, tanto più nella fase di startup di impresa in cui il progetto imprenditoriale deve definire e sviluppare le future attività operative che genereranno i profitti.
Ecco che mettere in piedi un’impresa è una sfida che necessita di competenza, visione, tempo e conoscenza. Utilizzando termini più tecnici, abbiamo bisogno di un “business case” magari con più scenari, di un business plan che si basi su ipotesi e dati il più possibile oggettivi. Questo ci permetterà di prevedere con un buon livello di approssimazione il budget da investire (il capitale), di conoscere in quanto tempo il nostro progetto imprenditoriale comincerà a generare profitti, con criteri scientifici e metodologici senza affidarsi a intuito, istinto e fortuna.
Le attività vanno pianificate: identificate, quantificate, messe in sequenza. Il capitale è sufficiente? In quanto tempo potrò avviare l’attività? Si ascoltano spesso frasi del tipo: “Siamo fermi perché non ci rilasciano il certificato”, “l’ente ci ha bloccato” e così via. Ma siamo veramente sicuri che questi eventi siano eccezionali? O semplicemente non li avevamo previsti? O forse non sapevamo servisse fare queste cose? Non avevamo strutturato il nostro team con le giuste conoscenze e competenze?
Ecco, affrontare l’imprenditoria con il Project management, vuol dire essere imprenditori consapevoli, individuare quello che si conosce e quello che non si conosce, mettere in conto che stiamo correndo dei rischi e che conoscerli è estremamente vitale per il successo del progetto imprenditoriale.
Conoscere è sempre il miglior modo per affrontare un rischio, quando il suo costo è certamente ancora sostenibile. E se siamo sopravvissuti, tra mille peripezie, alla fase di startup, le “ongoing operation”, le normali attività della nostra impresa, quelle che ci fanno produrre reddito, potrebbero non essere sufficienti a garantirle una vita lunga.
Le imprese hanno necessità di cambiare, così come cambia la cultura e gli interessi delle persone e con loro il mercato. Ecco che dobbiamo essere pronti a cambiare e adattare i nostri prodotti e servizi per rimanere sul mercato. Le nostre imprese dovranno quindi avviare periodicamente progetti di trasformazione (transformation plan) per adattarsi al mercato e, se possibile, cambiarlo per conquistare nicchie sempre più specifiche e redditizie. Ogni cambiamento ci mette di fronte ad un nuovo progetto, che necessita delle stesse attenzioni della fase di startup, ha gli stessi rischi e le stesse aspirazioni di successo. Altrimenti si trasformerà semplicemente in un “investimento sbagliato”.