L’Imprenditore cambia timoniere e con l’elezione di Carlo Robiglio alla presidenza di Piccola Industria il testimone passa a Stefano Zapponini, già vice presidente con delega alla Cultura d’impresa e ai Rapporti Ue di Piccola Industria, ma soprattutto autore del nostro più grande successo: il Pmi Day.
È per me un piacere allora, come direttore di Piccola Industria, firmare questo editoriale – di transizione, potremmo dire – per ringraziare anzitutto Carlo Robiglio per la sua guida attenta e sapiente. Siamo certi che queste caratteristiche contraddistingueranno anche gli anni che si prepara ad affrontare come presidente delle piccole imprese italiane. Un ringraziamento sincero va alla squadra del Comitato di direzione che fino a qui lo ha accompagnato, la quale non ha mai fatto mancare il proprio qualificato contributo in termini di proposta e attenzione alla rivista.
Il numero che sfogliate esemplifica bene ciò che L’Imprenditore rappresenta non soltanto per la sua comunità di lettori, ma anche per l’intero Sistema: uno strumento di formazione e informazione, che contribuisce a conservare la memoria storica di Piccola Industria e, più in generale, della Confindustria.
Adoperiamo spesso la metafora del ponte e in effetti è l’immagine più efficace per definire la funzione di questa rivista nata ormai più di venti anni fa. I ponti uniscono, mai separano, ed è quello che con umiltà abbiamo cercato di fare nel corso del tempo, ospitando approfondimenti non solo delle attività di Piccola Industria ma anche dei grandi progetti di Sistema, il tutto nella consapevolezza di lavorare sempre su obiettivi comuni.
Piccola Industria ha questo nel suo Dna, la capacità di visione e la progettualità. Questi elementi hanno espresso un dinamismo anche maggiore nel corso di quella che oggi chiamerei una “metamorfosi positiva” della nostra componente, sempre meno legata – se mai questo è stato vero – alla tutela dell’esistente e sempre più propensa, invece, a ideare proposte per migliorare la qualità del tessuto imprenditoriale.
Come ricorda il neoeletto presidente Robiglio, Piccola Industria è il laboratorio culturale delle piccole e medie imprese italiane, una fucina di talenti e innovazione che vanno messi a disposizione e diffusi sul territorio per trarne a propria volta linfa vitale per nuove proposte. Sono i territori – e tante volte lo abbiamo raccontato con esempi e best practice – il vero laboratorio di iniziative, che spesso poi hanno trovato un’applicazione e un’estensione a livello nazionale.
Al tempo stesso siamo consapevoli che una Piccola Industria “moderna” non potrà mai fare a meno di uno sguardo attento sul mondo e in particolare modo sull’Europa, che costituisce la cornice entro la quale si muove la politica industriale del nostro Paese. L’Imprenditore è dunque pronto a svolgere ancora una volta il proprio mestiere e a raccogliere stimoli per rendere più efficace la sua azione sul territorio. Dovremo sicuramente ottimizzare la nostra presenza online, necessaria per dialogare con i lettori e ampliare il nostro pubblico. Cosa ci aspetta, dunque, adesso? Una nuova direzione alla quale facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro, nella certezza che saprà raccogliere il testimone gettando un ponte verso nuovi traguardi, un ponte magari tutto digitale.
L’Imprenditore cambia timoniere e con l’elezione di Carlo Robiglio alla presidenza di Piccola Industria il testimone passa a Stefano Zapponini, già vice presidente con delega alla Cultura d’impresa e ai Rapporti Ue di Piccola Industria, ma soprattutto autore del nostro più grande successo: il Pmi Day. È per me un piacere allora, come direttore di…