“Se tu hai una mela e io una mela e ce la scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea e io un’idea, e ce la scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”. Aveva in testa il principio della contaminazione e del valore che si moltiplica quando si uniscono le forze il drammaturgo irlandese George Bernard Shaw in una delle sue frasi celebri, oggi d’ispirazione per l’approccio al marketing di grandi aziende e organizzazioni. L’assunto di base è semplice: l’integrazione di buoni fattori rafforza le singole componenti, con impatto positivo sull’utente finale e sulle parti. Ecco perché, sempre più spesso, nelle realtà complesse la condivisione è considerata un driver di sviluppo: in un mercato ampio e in continua evoluzione nessuno può permettersi di correre da solo. Vinciamo se sappiamo stringere partnership efficaci, guardare al contesto da diverse prospettive.
Da tempo Confindustria ha fatto delle alleanze interne una strada per la crescita, e oggi punta sulle sinergie di sistema anche nella strategia di marketing associativo. “Vogliamo valorizzare sempre più la complementarietà tra le componenti del nostro sistema come fattore competitivo – dice Antonella Mansi, vicepresidente per l’Organizzazione di Confindustria –. E incentiviamo per questo progetti strategici che vedono in campo più associazioni insieme per creare maggior valore per le imprese attraverso l’apporto congiunto di territori e categorie”. Sono decine i progetti sinergici partiti solo nell’ultimo anno: attività di co-marketing territorio/categoria, azioni di cross lobby, tavoli di lavoro interassociativi. Che si tratti di iniziative “one shot” o di progetti duraturi, i risultati, in termini di obiettivi raggiunti e aumento della capacità attrattiva, sono concreti. “È un percorso in cui crediamo perché genera valore – continua Mansi – , porta a galla infatti la ricchezza e la eterogeneità del sistema, consentendo alle singole associazioni di presentarsi come la porta d’ingresso del più ampio mondo Confindustria. Un mondo diversificato, ricco, capace di rispondere alle esigenze delle imprese di ogni dimensione e setto- re presenti nella nostra base”. Le sinergie sono leva strategica per i recenti accordi di co-marketing territorio/categoria siglati nel sistema: modelli sperimentali e inno- vativi lanciati da alcune associazioni per promuovere in modo integrato le rispettive attività.
“L’obiettivo è essere più vicini alle imprese e potenziare nel contempo la nostra azione di marketing – sottolinea Luigi Paparoni, direttore Brand Identity Confindustria –. Due associazioni insieme sono più forti e riescono meglio ad aiutare le imprese nello sviluppo del business, con un’attenzione alle categorie merceologiche e al territorio”. Si parte da una fotografia chiara dei bisogni: con un’analisi quantitativa e qualitativa del target e lo studio delle necessità locali e di settore si riescono a mettere a fuoco le attività sulle quali puntare, costruendo una base solida per il percorso progettuale. “Ci auguriamo che le esperienze pilota delle associazioni che per prime hanno sperimentato la formula faccia da apripista – continua Paparoni –. Valorizzeremo così sempre più l’eccellenza che caratterizza le tan- te componenti del sistema, non sempre note, rendendola accessibile anche alle imprese legate a solo una delle nostre associazioni”. Il know how verticale delle associazioni di categoria, la solidità delle relazioni con le istituzioni e con gli stakeholder del territorio, alla portata di tutte le nostre imprese.
Al via percorsi innovatici per creare valore attraverso partnership tra associazioni di categoria e territoriali: focus sulla complementarietà come fattore competitivo