
C’è stata una gran mole di lavoro da evadere negli ultimi anni e potrebbe essercene ancora di più nel futuro prossimo per Nuova Prima – sette milioni di euro di fatturato nel 2024 a fronte di 76 dipendenti –, azienda sarda specializzata in disinfestazioni, derattizzazioni e sanificazioni oltre che nell’allontanamento volatili, diserbi e trattamenti sanitari, nata nel 1997 dall’idea venuta ai quattro soci fondatori.
Nel tempo la mission della Pmi con quartier generale a Marrubiu, in provincia di Oristano, ma con sedi anche a Olbia, Porto Torres, Cagliari e Quartu Sant’Elena si è ampliata e qualificata fino a fare di Nuova Prima un punto di riferimento a livello regionale per tutto quanto riguarda le varie sfumature dell’opera di disinfestazione.
“Avevamo maturato una certa esperienza in una multinazionale del settore e così, dopo un periodo di assestamento, ci siamo indirizzati sulla strada del costruire un percorso che ci portasse ad interfacciarci con grandi aziende, filosofia che ha permesso una adeguata strutturazione aziendale indispensabile per poi provare a virare pure verso il piccolo cliente e, a partire dal 2010, sul settore pubblico – spiega il direttore generale di Nuova Prima Luigi Attianese (nella foto in alto) –. Tre ambienti lavorativi che abbiamo curato in egual misura e dai quali è arrivata una risposta più o meno simile in termini di fatturato. Queste dinamiche imprenditoriali sono state cambiate in corsa dal passaggio del Covid-19, pandemia capace di spingerci ancora di più verso l’universo pubblico, visto che avevamo già in casa prodotti e protocolli adatti a contrastarla. Una spinta alla crescita che comunque non è solo dipesa da questa pesante contingenza, dato che non siamo mai calati nonostante si sia deciso di mantenere invariati i prezzi della sanificazione sia durante la fase più acuta del Covid-19 che dopo”.

INTERVENTO DI NUOVA PRIMA PRESSO UNA SCUOLA
Scesa in campo quando i suoi vertici aziendali si resero conto del vuoto di competenze che caratterizzava un po’ tutto il territorio sardo, Nuova Prima si è subito impegnata a dare impulso a quella cultura di prossimità, alla cura della sanità nelle scuole come in altri ambiti a cui le multinazionali “pareva non avessero tempo da dedicare”, chiarisce il cofondatore della realtà industriale isolana.
“Negli anni ci siamo occupati anche di problematiche specifiche, ma il nostro monitoraggio e intervento si riduceva a rari controlli sul mondo dei roditori. Anni fa assistevamo inoltre ad una quiescenza tra novembre e febbraio della vita di insetti vari comprese le zanzare, mentre adesso questo momento di quiete si è ridotto ad una ventina di giorni. Il clima e le crisi ambientali hanno ovviamente influito molto sul cambiamento di scena, annullando di fatto i benefici della pausa termica che ci permetteva di respirare. In altre parole, siamo ormai di fronte, pur se spero di sbagliarmi, ad un’imminente, 5-10 anni al massimo, esplosione del problema zanzare qui in Sardegna”.

INTERVENTO ESTERNO A CURA DI NUOVA PRIMA
Dopo essere finalmente riuscita a contribuire a tenere sotto controllo l’invasione delle cavallette, gli sciami di locuste marocchine che avevano colpito duramente la valle del Tirso, Nuova Prima è pronta a lanciarsi in altri progetti altrettanto sfidanti. “Sono problematiche cicliche quelle con cui abbiamo a che fare – sottolinea il direttore generale della Pmi di casa a Marrubiu –. Veniamo infatti da due anni di lotta alle cavallette, partita diventata un caso di studio a livello nazionale prima di essere vinta, mentre al momento siamo impegnati con la Lingua Blu, malattia virale generata da un moscerino infestante che in Sardegna fa ammalare soprattutto gli ovini ai quali, tra le altre cose, si colora di blu la lingua. Problema non da poco, visto che il virus è mutante provocando un danno economico grandissimo, su cui speriamo si alzi l’attenzione anche della politica”.
Ma non è finita qui, visto che nei prossimi anni pare possibile pure l’arrivo in Italia della Dengue, la febbre trasmessa dalle zanzare che potrebbe risultare estremamente pericolosa anche per l’uomo. “Non vorrei preoccupare troppo i nostri corregionali, ma nei prossimi anni potremmo doverci confrontare con un buon numero di potenziali pericoli tra cui la Dengue, non altrettanto mortale come il Covid-19, ma in grado di riempire nuovamente i pronto soccorso”.
Messi da parte questi potenziali rischi non solo per il territorio sardo, Nuova Prima è chiamata a presidiare anche la salubrità degli ambienti di lavoro in svariati ambiti. “Siamo chiamati a operare in tal senso sia dai Comuni che da aziende di tutte le grandezze e tipologie, ma proviamo pure a risolvere i problemi dei singoli cittadini. Ci preoccupiamo di eliminare gli infestanti e sanifichiamo ogni genere di ambiente oltre a bonificare i canali dell’aria condizionata. Prendiamo in carico, inoltre, quella che viene definita la “sindrome da edificio malato”, non certo parte del nostro core business, ma di cui ci interessiamo ora che in Sardegna sembra proprio sia tornata la cimice da letto, problematica numero uno nella gestione alberghiera statunitense.”
In ottica futura, infine, Nuova Prima è propensa ad allargare la propria influenza verso altri settori, continuando inoltre ad occuparsi di energie rinnovabili e di mantenere un’attiva responsabilità ambientale. “Questa è legata in particolare al corretto utilizzo degli insetticidi Pmc, visto che non vogliamo certo provare a risolvere situazioni indesiderate spargendo sostanze in quantità eccessive”, conclude Luigi Attianese.