di Pietro Teofilatto, Direttore sezione noleggio a lungo termine ANIASA
È facile constatare come nell’arco di pochi anni si siano sviluppati nuovi stili di mobilità. con una domanda sempre più varia e adeguata alle esigenze e alla facilità d’uso. Sono cambiati bisogni, abitudini, operatori, schemi culturali e comportamentali.
Stiamo assistendo ad uno sviluppo epocale dei servizi di noleggio veicoli. Una crescita ad alta velocità, in atto da ben quattro anni, che sta rivoluzionando il circuito dell’intero sistema automotive, coinvolgendo case auto, concessionari, reti di officine, istituzioni. E dopo il 2017, chiuso con un altro record di immatricolazioni (il quarto consecutivo, con un aumento del 9%), anche il 2018 si avvia verso ottimi risultati. ANIASA prevede infatti oltre 450mila nuove immatricolazioni, quasi il 25% del mercato nazionale: un salto notevole considerando che dieci anni fa il settore era ancorato al 12%.
Osservando l’andamento e lo sviluppo registrato negli altri paesi Ue, possiamo affermare che il ciclo di vita in atto ha ancora ampi spazi di crescita. Il noleggio diventerà sempre più la soluzione di mobilità per le nuove esigenze di aziende, cittadini, PA, mondo del turismo e business. A distanza di dieci anni dall’inizio della crisi, la crescita della flotta a noleggio da 400mila veicoli a 1 milione segna la centralità di questa formula nella domanda di mobilità da parte di aziende di ogni dimensione e di una parte, ancora minore ma in forte espansione, di liberi professionisti e – impensabile in Italia fino a pochi anni fa – di privati. Grazie alla tipologia dei servizi, ai risparmi economici e ai vantaggi gestionali, il noleggio a lungo termine sta quindi sostituendo nelle policy aziendali più evolute l’acquisto ed il leasing finanziario, prospettandosi come formula maggiormente rispondente alle nuove esigenze di mobilità.
Di questa innovazione, del passaggio dalla proprietà all’uso, sono oggi diventate consapevoli e promotrici anche le case auto. Grandi e medie imprese, e sempre più Pmi, micro aziende e partite Iva sono ormai clienti consolidati del noleggio a lungo termine. Possono cambiare fornitore, ma continuano a preferire il noleggio, considerato il risparmio ed i vantaggi gestionali ed economici.
La novità sul mercato sono i privati: 25mila contratti in corso a fine 2017 e possiamo stimarne oltre 40mila per fine 2018. Non si tratta di un “easy business”, essendo una domanda individuale con esigenze per ogni singolo soggetto. Per risultare appetibili anche per questo target molto variegato, le proposte delle società di noleggio, e di recente delle stesse case auto, stanno sfruttando il canale dell’advertising televisivo, con un’offerta più variegata e flessibile. Il tutto all’insegna della semplificazione e del risparmio di tempo e denaro. È ancora presto per immaginare un futuro solo a noleggio, ma siamo su questa strada. Il più veloce rinnovo delle flotte e la continua manutenzione dei veicoli, rendono il noleggio un ottimo modello per la riduzione delle emissioni, oltre che per la sicurezza della circolazione con veicoli più moderni e affidabili. A fine 2018 la flotta sarà tutta Euro 6.
E secondo uno studio condotto da ANIASA con il Centro Studi Fleet&Mobility, rispetto al parco circolante i veicoli a noleggio emettono in media meno del 50% (se a benzina) e meno del 66% (se diesel) di monossido di carbonio, con una diminuzione del 50% delle emissioni di ossido di azoto. Con i provvedimenti di limitazione dei modelli più inquinanti, il noleggio diventa una valida alternativa: le aziende offrono infatti veicoli con motorizzazioni diesel di ultima generazione e con alimentazioni alternative. Il renting può diventare un grande trampolino per una vera elettrificazione della nostra mobilità. Le ultime proiezioni indicano per il 2018 il superamento di quota 5mila. Se consideriamo che il noleggio ne rappresenta oltre il 50%, non è difficile immaginare un futuro di auto elettriche e condivise.