
Comunicare, ai giorni nostri, significa sempre più riuscire a veicolare nel modo più completo e incisivo il Dna di un’azienda o di chi sceglie di affidarsi a professionisti del settore per far risaltare il proprio lavoro. Un impegno che Moretti Comunicazione – un milione di euro di fatturato nel 2024 e dieci dipendenti –, realtà con quartier generale ad Ancona, ha deciso di mettere a terra a partire dal 2012 proseguendo quanto fatto negli ultimi decenni da Alceo Moretti, vero precursore in un campo non certo facile da gestire.
“Se mio padre ha tracciato la via, assieme ad un gruppo di colleghi qualificati ed esperti, cerco ora di portare avanti un progetto in cui, rispetto al più o meno recente passato, bisogna saper utilizzare al meglio strumenti diversi al di là delle mutate tempistiche – spiega Giorgio Moretti (nella foto in alto), amministratore delegato della Pmi marchigiana –. In altre parole, è cambiata la maniera di comunicare più che lo spirito che c’è dietro i nostri sforzi quotidiani, improntati ad assicurare al cliente il massimo livello di autorevolezza mentre abbiamo a che fare con flussi frenetici e dobbiamo confrontarci con meccanismi sicuramente più complessi rispetto a qualche tempo fa”.
Potendo contare su un team composto per la metà da giornalisti iscritti all’Albo e per il resto da comunicatori provenienti da ambienti legati al mondo degli uffici stampa, da università o aziende, Moretti Comunicazione svolge un compito basato sul ricercare la più grande trasparenza quando è chiamata a proporre al pubblico la vita aziendale di un committente. “L’obiettivo da far comprendere anche al cliente è comunque quello di raccontarsi attraverso argomenti verificabili, perché poi eventuali smentite sarebbero un colpo di non poco conto da provare a metabolizzare. Bisogna insomma mostrarsi per quello che si è, senza veli: un modus operandi corretto pure nei confronti dei giornalisti, delle redazioni con cui ci interfacciamo, e che ci ha fatto conquistare nel tempo la necessaria credibilità”.
E l’entrare nella vita di un determinato cliente non deve mai significare farlo con gli stessi strumenti e la medesima narrazione usata in altri casi. Un errore da non commettere assolutamente se si vuole interpretare al meglio il ruolo del comunicatore. “Non c’è alcun dubbio. Ogni storia è diversa dall’altra e customizzare resta obbligatorio per intercettare tutte le sfaccettature dell’opera svolta fino a quel punto da un’impresa o da un imprenditore. Divulgare originalità, insomma, deve essere in cima ai pensieri di chi si avvicina alla persona che ha deciso di raccontarsi all’esterno tramite i nostri canali”.
Quando si occupa di un evento, Moretti Comunicazione deve inoltre avere l’assoluta certezza di potersi fidare di fornitori che rispettino le tempistiche e abbiano un curriculum di alto profilo. “Noi lavoriamo con il pubblico e il privato, dobbiamo coniugare svariati aspetti e il riuscirci a circondare di persone che assicurano professionalità è fondamentale – sottolinea Moretti –. Per fare un esempio, l’audio non può certo gracchiare quando parla qualcuno al microfono in un contesto di un determinato tipo. Bisogna essere attenti al minimo dettaglio e, ripeto, la competenza della rete dei fornitori, gruppo scremato negli anni, è stata decisiva per le fortune aziendali”.
Tra le altre cose, prima agenzia di comunicazione marchigiana certificata sulla parità di genere, la Pmi di base ad Ancona continua ad ottenere risultati poggiando su una chimica di squadra indispensabile per riuscire a reagire con prontezza anche nei frangenti più congestionati e testanti. “È un modo di concepire il lavoro che rende meno stressanti quei momenti sotto evento in cui l’adrenalina è al massimo – chiarisce l’ad di Moretti Comunicazione –. L’idea è quella di far capire a chi ci osserva nelle fasi clou di una giornata quanto sia dedicato il nostro impegno. Aspetto premiante che non può mai prescindere dalla valorizzazione del lato umano, dall’essere molto inclusivi anche quando organizziamo iniziative per star bene assieme fuori dall’orario d’ufficio”.

LA SQUADRA DI MORETTI COMUNICAZIONE
Negli ultimi tempi, poi, il lavoro all’interno di Moretti Comunicazione si è arricchito di uno strumento tanto utile quanto discusso. Quell’Intelligenza artificiale che consente di accorciare determinate tempistiche nel giornaliero aziendale. “La utilizziamo per velocizzare alcuni processi di routine, ma in ogni caso è indispensabile porci la giusta attenzione per non incappare in inciampi. Ti aiuta se le dai gli impulsi corretti, ma alla fine un comunicato stampa va comunque riguardato e magari corretto”.
Per il futuro Moretti Comunicazione ha come obiettivo quello di concentrarsi sulle relazioni istituzionali, terreno su cui la realtà anconetana intende spendersi con ancora maggiore interesse andando ad interagire con tutte le forze politiche oltre che con i propri stakeholder. “Secondo me è un settore che avrà sempre più spazio e importanza nei prossimi anni nell’universo della comunicazione”, conclude Giorgio Moretti.