Il sito di Expo, nel corso della manifestazione, ospiterà un Padiglione della Società Civile presso la Cascina Triulza. Un luogo interamente dedicato alle esperienze e ai progetti del Terzo settore. Ma nel 2015 Milano diventerà la capitale della solidarietà e della Csr anche per un altro motivo: Csr Europe, il network della Responsabilità sociale d’impresa che riunisce oltre 10mila imprese europee, durante l’Esposizione, presenterà al mondo un evento per un nuovo “manifesto” sulla Responsabilità sociale d’impresa e la sostenibilità. Del network per l’Italia fa parte Sodalitas, la Fondazione nata nel 1995 grazie all’impegno di Assolombarda e di un gruppo di manager volontari, che in questi vent’anni ha rappresentato un ponte tra il mondo delle imprese e quello del non profit.
Il tema della responsabilità sociale d’impresa e il mondo del non profit avranno un ruolo importante nell’Expo 2015 di Milano?
Assolutamente sì. L’Expo 2015 ha deciso di riservare al mondo della società civile e del terzo settore una grande centralità. Una presenza che avrà il suo fulcro nella Cascina Triulza, ma che sarà diffusa in diverse parti del sito, a iniziare dal Padiglione Italia presso il quale metteremo a disposizione spazi per realizzare iniziative comuni. Proprio in virtù del suo ruolo di capitale dei diritti e della sostenibilità, Milano nel 2015 organizzerà un’Esposizione davvero particolare. Sin dalla fase di candidatura, infatti, abbiamo voluto che l’Expo italiana fosse anche un grande evento di dialogo e solidarietà globale: questa è un’idea forte, che già allora ha permesso a Milano di ottenere l’appoggio di tante nazioni di ogni parte del mondo. La nostra città è ricca di capitale umano e di giovani pieni di energia e creatività che coinvolgeremo nell’evento.
Questa attenzione alla sostenibilità e alla solidarietà rappresenta una novità rispetto all’Esposizione di Shanghai, che è stata soprattutto una celebrazione di architetture e costruzioni straordinarie.
Le Esposizioni Universali stanno subendo un progressivo mutamento di paradigma. A lungo hanno rappresentato un appuntamento in cui le nazioni potevano mostrare con orgoglio le loro conquiste industriali, a cominciare dalla prima Expo di Londra del 1851, passando per quella celeberrima di Parigi del 1889 fino alla prima Expo italiana di Milano del 1906, che celebrava il traforo del Sempione e il dinamismo della modernità. Ora le Esposizioni si sono trasformate in un’occasione più di confronto e di riflessione sul futuro del pianeta e sullo sviluppo sostenibile: un momento di incontro e di dibattito su questioni, come quella della nutrizione, di interesse planetario. Da questo punto di vista Milano 2015 sarà un’edizione davvero utilissima.
Cosa ci sarà in questo Padiglione dedicato al Terzo settore?
Cascina Triulza non sarà solo uno spazio riservato al terzo settore, sarà anche un luogo in cui le organizzazioni della società civile potranno dare visibilità e valore alle loro best practice di collaborazione con le imprese, le istituzioni pubbliche e le organizzazioni internazionali.
Un’altra importante novità di Expo 2015 sarà la presentazione da parte di Csr Europe del “Manifesto di Milano per la Responsabilità Sociale” in occasione dell’evento che organizzerà Sodalitas, la Fondazione di cui lei è Presidente.
Ci stiamo lavorando. Nel 2015 mancheranno cinque anni al completamento dell’orizzonte temporale indicato dalla Commissione Ue nella Strategia Europe 2020, che indicava ambiziosi traguardi quantitativi in termini di occupazione, ricerca & sviluppo/innovazione, clima/energia, education e povertà/esclusione sociale. Questo percorso di valutazione delle sfide emergenti del contesto europeo e l’individuazione delle leve strategiche con cui le imprese possono contribuire a rilanciare la crescita smart, sostenibile, inclusiva, consentirà di arrivare alla stesura di un Manifesto, che è stato denominato “Milano Csr Manifesto” perché verrà presentato nell’ambito della Conferenza internazionale “Last call to Europe 2020” proprio durante l’expo italiana. Il Manifesto esprimerà le priorità e gli impegni delle imprese per realizzare quegli obiettivi affrontando sfide inedite: fare di più con meno, promuovere stili di vita e di consumo sostenibili, progettare nuovi sistemi di Welfare. Le imprese sostenibili possono dare un contributo decisivo a costruire un futuro di crescita e inclusione.
In effetti il Terzo settore, insieme a tante imprese, stanno dando risposte importanti nell’affrontare problemi che la crisi del sistema pubblico di welfare ha reso drammatici. Qual è stato in questi anni il ruolo di Fondazione Sodalitas?
Fondazione Sodalitas ha accompagnato lo sviluppo organizzativo di centinaia di organizzazioni non profit, mettendo a loro disposizione importanti competenze manageriali. E ha sostenuto la crescita complessiva del Terzo settore attraverso iniziative come l’Istituto Italiano della Donazione, l’associazione indipendente che promuove trasparenza e correttezza gestionale. Un impegno specifico che ci caratterizza è naturalmente la promozione di partnership tra impresa e non profit, basate sulla condivisione di competenze, beni e servizi, impegno delle persone. Nel 2015 porteremo il volontariato d’impresa all’interno dell’Expo di Milano attraverso la quarta edizione di “Volontari per un Giorno”, la campagna che unisce, nell’impegno solidale, imprese e organizzazioni non profit.
La Responsabilità sociale d’impresa vede anche Confindustria impegnata in prima fila.
Certo. Confindustria è molto attenta a questi temi, come anche sulla questione della legalità, su cui il delegato dal presidente, Antonello Montante, sta facendo uno splendido lavoro. Vent’anni fa quando nacque Sodalitas la Responsabilità sociale d’impresa in Italia era un tema pionieristico e riferito prevalentemente alla dimensione della filantropia. Oggi non è più così: la sostenibilità d’impresa è diventata una leva fondamentale di competitività.
Fondazione Sodalitas ha promosso e accompagnato questa evoluzione, proponendosi come partner delle aziende e delle organizzazioni non profit impegnate a orientare le proprie scelte strategiche verso la sostenibilità.