Il primo a sottolinearne l’importanza come motore per la crescita, la creazione di nuovi posti di lavoro e l’aumento della competitività è stato il Consiglio Competitività svoltosi il 29 febbraio fra i ministri dell’industria e dello sviluppo economico dei 28 Stati membri. Ha inoltre ribadito la necessità di avere una legislazione trasparente, semplice e basata su strumenti efficienti, come l’armonizzazione e il mutuo riconoscimento.
In tema di pmi il Consiglio ha riaffermato il principio dello Small Business Act, ovvero “Pensare prima in piccolo”, e sottolineato l’importanza che le startup rivestono nel panorama europeo. In generale le pmi, le startup, le scale-up e le imprese innovative devono essere messe nelle condizioni di stimolare la crescita attraverso attività economiche transfrontaliere, come il commercio e gli investimenti.
Spazio è stato dedicato anche a una riflessione sull’accesso ai finanziamenti: se da un lato è giusto continuare a incrementare i finanziamenti dal sistema bancario, dall’altro occorre sviluppare sistemi alternativi per tutte le pmi, in particolare quelle ad alto potenziale di crescita.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Parlamento che, con una relazione presentata il 22 febbraio dalla eurodeputata Lara Comi sulla Strategia della Commissione, ha indicato le priorità politiche per il mercato unico: rafforzamento della competitività delle imprese, miglioramento dell’enforcement legislativo, della better regulation e della protezione dei consumatori.
Occorre avere un approccio più pragmatico e incisivo, si legge nella relazione, per completare e migliorare il mercato unico e creare così maggiori opportunità per i cittadini e le imprese.
Un obiettivo possibile, questo, attraverso l’ammodernamento dei modelli di business, la riduzione degli ostacoli di natura amministrativa e fiscale e l’agevolazione dell’accesso ai mercati di altri paesi membri.
La relazione ha sottolineato, inoltre, come sia necessario adottare una definizione comune di startup e pmi “innovative” oppure criteri oggettivi che le identifichino e che possano fungere da punto di riferimento per adottare le misure corrispondenti.
Particolarmente importante sarà attrarre nuove imprese estere e investimenti privati nel mercato unico europeo e sostenere la creazione di nuove realtà economico-imprenditoriali, in particolare startup, micro e piccole e medie imprese, valorizzandone il carattere “innovativo” e favorendo un accesso al credito e ai finanziamenti europei più agevole ed efficace.
Secondo la relazione, uno strumento adatto a questa finalità è la piattaforma Refit, che può aiutare a individuare e ridurre le barriere all’innovazione. Allo stesso modo rafforzare la rete dei rappresentanti delle pmi può migliorare la tutela delle stesse e il coordinamento delle politiche nazionali ed europee.
Sul tema il Parlamento risponderà con un proprio rapporto che dovrebbe essere approvato in plenaria nella sessione di maggio.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Conclusioni del Consiglio sul Mercato Unico
Relazione parlamentare
Strategia per il mercato unico – Commissione europea