È nata a Bari, ha studiato economia alla Luiss Guido Carli a Roma e allo University College a Dublino e poi è volata a Londra per un master in finanza, ha trovato lavoro nella capitale inglese dove, per diversi anni, ha lavorato nel ramo dell’Investment Banking.
Fin qui, quella di Tiziana Giannico, sembrerebbe una storia di fuga dei cervelli come se ne sentono tante, invece è un’esperienza tutta particolare, di fuga e poi ritorno, anche se non fisico, nel Bel Paese. Ma andiamo in ordine.
“La nascita dei miei tre bambini è stato un grande cambiamento nella mia vita, ho dovuto ricercare un diverso equilibrio tra lavoro e famiglia” – ci racconta la Giannico – “cercavo un contesto più flessibile e nello stesso tempo nuovi interessi e così nell’aprile del 2014 ho fondato a Londra Pupe & Cavalieri, una nuova casa di moda per bambini”.
Complici una grande spinta alla digitalizzazione, la caduta – per i nuovi progetti imprenditoriali – delle barriere all’ingresso sul mercato e infrastrutture particolarmente efficienti, il contesto nella City era particolarmente favorevole alla nascita di nuove startup. Così, già a luglio dello scorso anno, ha partecipato con una prima collezione estiva ad una fiera, il Bubble London (l’equivalente dell’italiano Pitti Bimbo, ndr) dove è stata nominata finalista come miglior marchio debuttante e come migliore fashion house emergente nella moda bambini.
Ma come si passa dalla finanza a disegnare abiti per bambini?
“Ogni volta che tornavo a Londra da un viaggio in Italia, riportavo valigie piene di vestiti per i miei figli. I marchi italiani hanno un’attenzione alla qualità e alla comodità che in Inghilterra avevo difficoltà a trovare” spiega la Giannico “e così, dalla mia esperienza di mamma e cliente e grazie alle mie conoscenze di finanza, mi sono lanciata in questo nuovo progetto”.
Da allora Tiziana Giannico debutta nel settore moda, come direttore creativo di questo nuovo brand, mettendo in piedi un ufficio style con sede a Londra, dove designer freelance inglesi creano nel rispetto dello stile italiano.
In poco più di una settimana ha costituito una startup con un impianto estremamente flessibile, senza una sede né dipendenti, ma con creativi specialisti che la affiancano nelle attività di realizzazione dei modelli degli abitini, nel web designing e nell’attività di marketing su social media. “Ho capito che non avevo necessità di una struttura fissa, e questo mi ha consentito anche di ridurre i costi di impianto della startup, ma allo stesso tempo avevo la consapevolezza che la forza di un progetto nasce dalla capacità di mettere insieme le forze per creare delle sinergie”.
Partita con il nuovo progetto è stato il momento di trovare chi realizzasse la produzione.
“In tanti anni vissuti all’estero ho capito quanto la qualità e l’artigianalità italiana siano apprezzate nel mondo” – ci racconta – “per questo motivo ero convinta di far realizzare tutti i prodotti in Italia, nel Sud per la precisione, dove ho scoperto solo una volta imbarcata in questa avventura, esistere un distretto di eccellenza per la moda bambino”.
È così che questa storia continua con un parziale ritorno in Italia, per produrre il bello e ben fatto, e portarlo all’estero.
“All’inizio non è stato facile trovare un partner per la mia piccola produzione” – continua l’imprenditrice – “ma con il tempo si sono instaurate delle collaborazioni proficue, ho trovato persone che hanno voglia di puntare sulla mia idea”.
La produzione in Italia dà un valore aggiunto alle collezioni della casa di moda per bambini, l’eccellenza sartoriale e i valori di qualità legati al made in Italy sono riconosciuti ed apprezzati a Londra ma, grazie alle fiere internazionali cui ha partecipato il brand, in paesi lontani come Medio Oriente, Cina e Giappone.
Quella di Pupi & Cavalieri è un’idea che fonde innovazione e tradizione, coniugando il design londinese con le tecniche sartoriali italiane, per prodotti classici e raffinati che rispecchiano i valori del made in Italy. Tutti gli abiti delle tre collezioni fin’ora realizzate sono fatti di fibre naturali come il cotone, il lino, la seta e la lana, il packaging è completamente biodegradabile e c’è una forte attenzione alla sostenibilità e all’impegno sociale. Caratteristiche che accomunano il brand ai valori di Expo 2015 tanto che Pupe & Cavalieri è stata selezionata come “contributor” al programma Made of Italians che l’esposizione universale ha concepito per incoraggiare gli italiani residenti all’estero a tornare nel proprio paese di origine in occasione di questa importante occasione.
E così siamo arrivati al presente, allora abbiamo chiesto a questa giovane startupper cosa avesse in mente per il futuro.
“Ho investito tempo, impegno e risorse personali in questo progetto che ha richiesto dedizione costante e senza limiti, ci sono stati alti e bassi, ma i buoni risultati finora ottenuti mi fanno avere entusiasmo per andare avanti. In poco tempo siamo riusciti ad essere presenti su due punti vendita plurimarca in Inghilterra e su piattaforme online di nicchia” ci risponde Tiziana Giannico. “Sono convinta, però, che i risultati migliori sono quelli che si ottengono attraverso le sinergie, con le persone che credono in questo progetto. Stiamo definendo in questi giorni una collaborazione con un’altra società italiana che stampa su seta disegni di artisti italiani, una bella sfida”. Sembrerebbe, in fin dei conti, che cambiare lavoro non le abbia permesso di riposarsi di più e di stare più tempo a casa. Ce lo conferma: “Ho meno tempo per i miei figli, ma sono bambini più contenti, perché si sentono meno esclusi dalla vita della loro mamma, sono infatti ottimi modelli, creativi e i miei giudici più severi!”