Chi di noi non ha mai visto lungo le vie dello shopping esposizioni improvvisate di merce di dubbia provenienza? Spesso davanti agli stessi monomarca dei celebri marchi che illecitamente riproducevano? La contraffazione è un problema molto serio, che minaccia la competitività delle imprese e provoca ingenti costi economici e sociali. Ma l’attenzione su questo versante deve ancora crescere, soprattutto fra i giovani.
Con questo obiettivo si terrà domani, a Bari, presso l’Auditorium Legione Allievi Finanzieri, la prima “Giornata Nazionale per la lotta alla contraffazione e all’Italian sounding per gli studenti”, un’iniziativa voluta dal Gruppo tecnico “Made in” di Confindustria, che, nell’ambito del Consiglio Nazionale per la Lotta alla contraffazione e all’Italian sounding – organismo interministeriale di indirizzo e coordinamento in materia – ha proposto un Protocollo d’intesa, sottoscritto insieme ad altri attori pubblici e privati per sensibilizzare appunto in modo più incisivo i giovani.
La Giornata prevede iniziative ed eventi rivolti alle scuole del territorio nazionale e scuole italiane all’estero. Ad esempio, spettacoli teatrali, video e altri format che attraverso una comunicazione di impatto, immediata e semplice, puntano a far riflettere gli studenti sui danni della contraffazione e dell’Italian sounding. Previsti anche momenti di confronto che punteranno a rendere i giovani maggiormente responsabili nel momento dell’acquisto dei prodotti.
Qualche dato per avere un’idea dell’entità del problema. Se a livello globale la contraffazione rappresenta il 3,3% degli scambi per un valore di 460 miliardi di euro, l’Italia è il paese Ue che paga il prezzo più alto: il fatturato illecito è quantificato in oltre sette miliardi di euro, altrettanti di perdite erariali e oltre 100mila posti di lavoro sottratti all’occupazione legale. In particolare, il made in Italy alimentare deve fronteggiare pratiche sleali quali l’Italian sounding, fenomeno principalmente sentito nei mercati internazionali, che danneggia l’immagine dei prodotti autenticamente italiani e il cui fatturato è stimato in oltre 90 miliardi di euro.
La giornata avrà una cadenza annuale, ma non è l’unica iniziativa attraverso cui il Gruppo tecnico “Made in” di Confindustria, coordinato da Paolo Bastianello, esplica il proprio impegno verso i giovani. Fra le principali ricordiamo il Pmi Day di Piccola Industria, la Giornata Nazionale delle piccole e medie imprese che si svolge ogni anno a novembre e che, grazie alla collaborazione con il Gruppo tecnico “Made in”, dedica un approfondimento tematico alla contraffazione e all’Italian sounding, coinvolgendo oltre 40mila studenti e più di mille imprese.
Da segnalare anche i momenti formativi organizzati con le associazioni del sistema e rivolti alle scuole del territorio. Incontri si sono già tenuti a Napoli, Reggio Calabria, Bari, Firenze, Castellanza, Tortona, Torino e Venezia-Rovigo, a cui hanno partecipato complessivamente oltre 2.000 studenti delle scuole medie e superiori. Fra le prossime iniziative, ad Ancona il 7 novembre e a Brescia il 13 novembre.