Il numero delle quote dei soci Corporate che hanno investito in startup innovative è aumentato dell’88% tra settembre 2017 e settembre 2019 da 6.727 a 12.667 unità. Se si considerano le sole partecipazioni dirette, il numero di quote si attesta a 5.071, per un incremento del 76,1% negli scorsi due anni. Dalla fondazione del registro dedicato delle startup innovative, sia gli operatori Corporate (489 milioni di euro) – cioè le imprese mature del sistema industriale italiano e internazionale – che quelli Family&Friends (437 milioni), ovvero persone fisiche e ditte individuali contribuiscono a oltre il doppio degli investimenti provenienti dagli investitori specializzati (192 milioni), fondi di venture capital in primis.
È quanto emerge dal Quarto Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano, promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau, con la partnership scientifica di InfoCamere e degli Osservatori del Politecnico di Milano e con il supporto di Confindustria e Piccola Industria Confindustria, presentati durante la 56ma edizione di Smau.
“Dall’Osservatorio emerge che il grosso degli investimenti arriva dalle aziende corporate. Per questo è necessario ripensare il sistema di incentivazione per queste imprese che, nonostante siano le più penalizzate dal punto di vista fiscale, sono quelle che investono di più”. Così Alvise Biffi, delegato nazionale Piccola Industria Confindustria per startup e cybersecurity, nel commentare i dati del Quarto Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital. “Quello che serve è una maggiore attenzione agli strumenti di incentivazione fiscale per queste aziende che investono in innovazione, visto che ora chi ne trae beneficio sono soprattutto gli operatori istituzionali. Oltretutto va evidenziato che il 43% di queste corporate sono imprese piccole e medie, che hanno incrementato moltissimo il loro impegno nell’innovation e che quindi vanno aiutate in questo percorso”.
Dalla ricerca si evince inoltre che su 10mila startup innovative, una su quattro ha almeno un socio corporate. E sono proprio queste che generano oltre il 50% dei ricavi: significa che le realtà innovative che trovano la fiducia concreta di una corporate hanno maggiori margini di crescita. E i benefici sono reciproci: le corporate che investono in startup vanno meglio della media di mercato e crescono.