Mediterraneo, imprese, digitalizzazione, pandemia. Sono i fattori e gli attori che stanno determinando una sorta di rivoluzione trasversale del contesto socio-economico e di quello imprenditoriale nord e sud mediterraneo. La pandemia ha infatti accelerato la digitalizzazione, cambiato le modalità di lavoro delle organizzazioni di rappresentanza e supporto alle imprese mediterranee ed ha aperto una profonda riflessione sui modelli economici e strutturali dei singoli sistemi imprenditoriali e sugli effetti nei contesti nazionali, in particolare rispetto a disparità di genere e occupazione giovanile.
Sono questi alcuni tra i temi emersi con forza nel corso del webinar “The sanitarian crisis as an accellerator of the digitalisation path of the Mediterranean business ecosystem”, organizzato da Businessmed lo scorso 25 febbraio nel quadro del ciclo di incontri “Ricostruire la resilienza”, iniziativa del Progetto comunitario EBSOMED.
“La digitalizzazione non è una azione ma una transizione. Non stanno cambiando le regole del gioco. È il gioco stesso che è cambiato. L’Ue, pur promuovendo il suo mercato unico digitale, sta sviluppando un nuovo modello per regolamentare la sua economia digitale con un approccio olistico e mira a stabilire un punto di riferimento e rafforzare la sua posizione globale, soprattutto alla luce della forte concorrenza cinese e di partenariati più equilibrati con gli Stati Uniti”, ha sottolineato il vice presidente di Businessmed Bedii Can Yücaoğlu della Tüsiad, la “Confindustria” della Turchia.
“Ci stiamo muovendo verso un ordine mondiale – ha spiegato – in cui le tecnologie sostenibili stanno acquistando importanza, gli investimenti in ricerca e sviluppo stanno accelerando, l’ecosistema dell’imprenditorialità sta crescendo a un ritmo senza precedenti, i modelli di business sono in fase di ristrutturazione e la sicurezza informatica è la nuova area strategica. La capacità delle nostre aziende di realizzare gli investimenti nella trasformazione digitale in modo agile e strategico sarà il fattore che ne determinerà l’efficacia e il successo. Se vogliamo essere competitivi nel mondo globale, lo strumento è la digitalizzazione. In questa transizione le organizzazioni di supporto al business hanno un ruolo chiave: le azioni progettuali di EBSOMED, in particolare la creazione della piattaforma Business Country Desk per collegare gli attori economici nella regione, forniscono già uno strumento perfetto per creare partenariati e imparare gli uni dagli altri”, ha concluso il vice presidente di Businessmed.
All’interno della business community mediterranea stiamo quindi assistendo ad un cortocircuito rispetto alla precedente “normalità”, anche grazie alle attività di sensibilizzazione e formazione imprenditoriale svolta da Businessmed (Union of Mediterranean Confederations of Enterprises) come capofila di un consorzio di sei partner nell’ambito di EBSOMED – Enhancing Business Support Organisations and Business Networks in the Southern Neighbourhood, progetto comunitario 2018-2022 con dotazione finanziaria di oltre sei milioni di euro.
Ma sono anche emerse in maniera ragionata le ineguaglianze legate alle difficoltà di accesso ad Internet, che limita la costruzione di un efficiente ecosistema imprenditoriale digitale e la necessità di adeguati investimenti aziendali per entrarne a farne parte, l’esistenza nella regione Mena di legislazioni spesso penalizzanti le donne imprenditrici e anche la necessità di rendere il digital business più empatico e attrattivo. Con alcuni di questi fattori, anche l’Italia si dovrà confrontare e adeguare per realizzare la stima di crescita sorprendentemente fissata dall’Ocse a 4,1% per il 2021.
L’evoluzione procede per salti di paradigma, sosteneva l’epistemologo Thomas Kuhn. Certo è che in questo nuovo paradigma le imprese off-line, mediterranee ed italiane, rischiano di non trovare collocazione. È quindi un messaggio strategico per il futuro quello che viene da Businessmed e dal Mediterraneo, in un momento storico in cui la Rete, che non ha inizio, fine, linearità o sequenza, ha ormai cambiato vita e lavoro di noi tutti.