
Innovazione per vocazione. Questo motto sintetizza la filosofia che ha sempre ispirato la GGG Spa, azienda fondata nel 1962 da Giovanni Grasso Garaffo (da qui il nome GGG) in cui la continua ricerca dell’innovazione del prodotto e del processo è l’eredità più importante che si tramanda di padre in figlio. GGG, operante nel cuore della zona industriale di Catania, è specializzata nella produzione di ambulanze, autoemoteche, unità di protezione civile, trasporto disabili, veicoli sanitari e speciali e uffici mobili.

GIOVANNI GRASSO
Oggi incontriamo Giovanni Grasso, rappresentante della terza generazione alla guida dell’azienda, insieme al padre Francesco. In Giovanni convivono le anime di imprenditore e docente universitario; laureato in ingegneria, ha lavorato prima al Politecnico di Torino e poi all’Università di Firenze, successivamente ha fatto ritorno in Sicilia per insegnare presso l’ateneo catanese e dare il suo contributo all’azienda di famiglia.
Grasso dice di essere in azienda “solo per vedere cosa GGG sviluppa di nuovo”, consegnando di fatto il testimone del risultato alla squadra: la divisione Ricerca e Sviluppo, la divisione Produzione e Sviluppo Prototipi e la divisione Commerciale. Insieme un gruppo di “persone speciali, capaci di realizzare un sogno in tempi impossibili e che, per di più, salva anche la vita”, sottolinea l’imprenditore.
Ascoltandolo mentre ripercorre gli step decisivi della sua storia d’impresa ci si rende conto di essere di fronte ad un’azienda nella quale si è realizzato il connubio tra concretezza imprenditoriale e ricerca universitaria, un vero e proprio laboratorio di idee in continua evoluzione. Nata, infatti, come azienda elettromeccanica, dieci anni più tardi la GGG si trasforma e inizia la produzione di veicoli speciali annoverando tra i principali clienti la Fiat, verso la quale era indirizzata la produzione di camper; questa introduzione al mercato inserirà i veicoli Fiat nel mercato dei veicoli ricreazionali di cui oggi è leader.

LE UNITÀ MOBILI MESSE A DISPOSIZIONE PER L’EMERGENZA
Negli anni ‘80, con l’inizio della produzione delle ambulanze, avviene quella riconversione produttiva che ancora oggi rappresenta il core business dell’impresa. Ma la vera svolta arriva durante la pandemia, come per altre eccellenze del territorio catanese che hanno dimostrato proprio nell’emergenza la loro capacità di resilienza. “Non abbiamo solo intercettato un’esigenza del mercato – spiega Giovanni Grasso – ma nella prima fase dell’emergenza, quando si richiedeva in modo rapido la ricerca di spazi attrezzati per i pazienti Covid, abbiamo messo in campo le nostre competenze costruendo in tempi brevissimi dei veri e propri ospedali mobili. Quindi non solo ambulanze, ma anche sale di terapia intensiva su quattro ruote con più postazioni munite di tutte le attrezzature necessarie per il ricovero dei pazienti più gravi”.
“Quando abbiamo ragionato su questo progetto – aggiunge – siamo partiti dalla semplice constatazione che in ogni Comune esiste un campo di calcetto che può ospitare, grazie a strutture su ruote, fino a 52 posti di terapia intensiva pronto soccorso e triage, autonomi e autosufficienti (luce, acqua, servizi igienici); i veicoli di questa tipologia risolvono capillarmente il problema degli spazi e la penuria dei posti letto, con un costo irrisorio rispetto ai fondi richiesti per attrezzare fiere o ospedali”.
Dopo questa prima fase la GGG ha riconvertito l’80% della sua produzione nel ramo sanitario adeguandosi celermente alle esigenze del momento, consolidando le collaborazioni con il ministero della Difesa, la Protezione Civile e l’Asp.

IL MULTI VAX VAN
L’ultima scommessa dell’azienda è rivolta al piano vaccinale: il MultiVaxVan, capace di trasportare contemporaneamente i vaccini a tre temperature diverse (-85°C, -20°C e 0°C, ovvero di tutte le case farmaceutiche), consente la riduzione di personale dedicato del -66%, un risparmio del -66% degli oneri di trasporto oltre alla possibilità di trasportare con un solo veicolo quantità flessibile di vaccini delle diverse case farmaceutiche, in base alle necessità. Il Mobile Vaccination Point è invece un veicolo per la somministrazione del vaccino presso le strutture collettive, scuole enti pubblici, aziende, etc. capace di trasportare fino a 5mila dosi di vaccino.
GGG non è nuova alle iniziative innovative come anche il bus Archimede, che pesa solo 650 Kg e può trasportare fino a 45 passeggeri. “La ricerca è per noi un’attitudine – prosegue Grasso – abbiamo sempre stimolato collaborazioni con università e centri di ricerca italiani ed esteri”.
Accanto alla vocazione in ambito medico, nella GGG coesistono altre aree di sviluppo. La Divisione Avio, che si occupa di aerei senza pilota per la sorveglianza come i droni professionali ad alta percorrenza (600 km), e la Divisione robotica, che produce robot e macchine a controllo numerico. L’azienda non rinuncia, però, al suo carattere di realtà familiare, connotazione tipica di molte eccellenze del territorio che hanno da sempre trainato l’economia locale, ed è pronta ad accogliere le figlie di Giovanni, che stanno per concludere gli studi.
Cinque milioni di fatturato, 29 dipendenti e una presenza su oltre 20 mercati esteri sono i numeri più significativi di questa realtà, che rappresenta un esempio concreto di come ricerca, innovazione e capacità di adattamento siano il mix giusto che alimenta la capacità di resilienza. Fattori, questi, che hanno connotato la storia dell’Etna Valley di cui questa azienda ha saputo cogliere il valore e mantenere nel tempo l’imprinting.
A Giovanni facciamo un’ultima domanda: quale anima prevale di più, quella dell’imprenditore o del docente? E senza esitazione risponde: “Sono un ricercatore”, sintesi perfetta di quello che è l’azienda e di quel motto di famiglia che si avverte in tutti i passaggi di questa storia umana e d’impresa.