Ma la voglia di un cambiamento in quanto tale è stata molto forte e ad una parte politica è stato sufficiente prospettare una “visione alternativa” per guadagnare un ampio consenso. Per la prima volta l’analisi dei tempi e degli effetti delle misure prospettate, le modalità di attuazione e le competenze necessarie sono diventati improvvisamente elementi marginali.
Da parte nostra mai avremmo immaginato che definire obiettivi, programmi e priorità – insomma, dimostrare la indifferibile necessità di tornare a crescere promuovendo uno sviluppo economico e sociale più equo ed equilibrato – avrebbe incontrato tanta indifferenza. Ma così è stato. Vogliamo però pensare che questo rappresenti il passato, vogliamo credere che il bisogno di concretezza e serietà siano il presente e possano ispirare le prossime scelte.
È giunto il momento di mitigare l’attitudine tipicamente italiana di abbracciare sempre e comunque i “nuovi” demonizzando (a volte a ragione) “i passati”, perché sappiamo bene che non sempre il nuovo porta solo il buono e il vecchio rappresenta solo il cattivo. Più in generale, occorre rifiutare energicamente qualsiasi semplicistica contrapposizione tra futuro e passato perché questa toglie spazio all’analisi del presente, fa perdere la lucidità e il coraggio di decidere.
Di ciò siamo fortemente convinti guardando specialmente alle nuove generazioni. La contrapposizione porta con sé il rischio di accrescere la schiera degli scettici, degli indifferenti, di quelli – pensiamo agli investitori italiani e non – che stanno perdendo la fiducia nel nostro sistema, nelle sue capacità e nel potenziale ancora inespresso.
Mai come oggi l’impresa ha un ruolo economico e sociale tanto fondamentale da non esagerare, a mio avviso, definendolo salvifico. Dalle nostre migliori energie parta la scossa per la ripresa.
Nella nostra realtà associativa, a febbraio scorso, sarebbe stato molto difficile trovare chi non pensasse che Confindustria sarebbe riuscita a porre un freno alla deriva critica che stava attraversando il Paese coinvolgendo anche il mondo delle imprese.