
di Cleophas Adrien Dioma, Presidente esecutivo di IABW

CLEOPHAS ADRIEN DIOMA
“Cerco lavoro” è la prima frase che ho imparato in Italia: ho capito presto che non potevo vivere qui senza parlare italiano. Capire la lingua è vitale, riesci a presentarti, a raccontarti e a costruire legami con le persone del territorio dove vivi. E poi ti rendi conto che, avendo anche un’altra cultura, puoi creare dei ponti, culturali e non solo. Ponti umani, economici, ponti di conoscenza, comunicazione, ponti di opportunità. Riesci, per esempio, a spiegare e valorizzare l’Italia verso l’Africa e l’Africa verso l’Italia. Puoi avere un ruolo importante nelle relazioni tra il tuo paese di origine e quello di accoglienza. Ed è così che, partendo dall’organizzazione di eventi culturali, con l’obiettivo di raccontare cosa voleva dire essere africano, immigrato, ho finito per raccontare l’Italia con gli occhi del nuovo italiano che ero diventato.
Ho iniziato, dapprima, a fare comunicazione culturale, a parlare di politica, di cooperazione, di relazioni internazionali. E questa attività mi ha permesso di conoscere sempre più la realtà italiana e acquisire la consapevolezza di ciò che l’Italia poteva offrire al mio paese e all’Africa tutta. Ho scoperto la specificità italiana delle Pmi, spesso a conduzione familiare, la capacità italiana di condividere, trasferire il saper fare, l’orgoglio e le eccellenze. Ed è allora che ho iniziato a cambiare la mia visione dell’essere diaspora, da peso per la società ad opportunità, risorsa e quindi valore. Ad un certo punto del percorso ci siamo chiesti come potevamo contribuire a migliorare le relazioni tra i due paesi.
Ed è così che siamo arrivati l’anno scorso ad organizzare Italia Africa Business Week (IABW), uno spazio per comunicare meglio le opportunità economiche e commerciali che possono nascere dall’incontro tra il mondo imprenditoriale italiano e africano. E mostrare agli italiani, da un lato, che possono avviare vantaggiose relazioni e che l’Africa non è poi così lontana; dall’altro agli imprenditori africani che l’Italia con le sue Pmi è il partner che meglio potrebbe accompagnare uno sviluppo sostenibile e duraturo.
Ma soprattutto evidenziare, anche alla politica, che insieme a noi diaspore, è possibile avviare processi di internazionalizzazione bidirezionale e recuperare buone fette di mercato.
Mai avremmo pensato, nei due anni di progettazione di IABW, che sarebbero arrivati tanti imprenditori africani, interessati a conoscere l’Italia del business, con progetti da avviare in collaborazione con un partner italiano. Zongo Yamba è uno di loro: imprenditore nel settore edile ha incontrato imprenditori italiani con i quali ha iniziato una collaborazione, vincendo un appalto in Burkina Faso per costruire una mensa universitaria. È tornato nel suo paese con una proposta di partenariato per il suo progetto.
Questo è il ruolo che la diaspora può e deve giocare: comunicare, organizzare incontri, creare delle sinergie tra i sistemi economici e commerciali. Essere un solido ponte tra il paese di provenienza e il paese di accoglienza.