
L’Etiopia è una delle economie non petrolifere a più rapida crescita al mondo e sta diventando sempre di più una destinazione di investimento privilegiata. La liberalizzazione del mercato e gli investimenti pubblici in progetti infrastrutturali, come strade, ferrovie e produzione di energia, continuano a guidare la crescita economica. Inoltre, le recenti riforme e gli incentivi del governo hanno sbloccato nuove opportunità di investimento e di business, con un’attenzione particolare al settore industriale, in cui il ruolo del governo italiano e delle grandi imprese italiane è stato molto importante.
Di recente, il governo etiope ha identificato lo sviluppo di parchi industriali e di produzione leggera ad alta intensità di manodopera come priorità per accelerare l’industrializzazione. I parchi industriali all’avanguardia di recente costruzione forniscono infrastrutture industriali e di investimento di alta qualità per le imprese. Di conseguenza molte grandi aziende internazionali, anche italiane, hanno aperto stabilimenti in Etiopia in settori come il tessile e l’abbigliamento, pelletteria e prodotti in pelle, alimenti e bevande, una tendenza che dovrebbe continuare.
Con vantaggi comparativi e competitivi, l’Etiopia beneficia di accordi commerciali preferenziali con i principali mercati internazionali, ai quali gli investitori possono accedere liberamente. Questi accordi includono l’accesso di merci in Europa in esenzione da dazi e contingenti ai mercati dell’Ue (EBA), della Cina, Giappone, Canada, Turchia, Australia e Nuova Zelanda, coprendo sostanzialmente tutte le merci di esportazione dall’Etiopia; un accesso preferenziale al mercato indiano; un accesso preferenziale a un mercato regionale di 400 milioni di persone, in quanto membro del Mercato Comune dell’Africa Orientale e Meridionale (COMESA), e molti altri incentivi agli investimenti fiscali e non, di cui possono beneficiare le aziende italiane.
In termini di relazioni bilaterali, l’Italia e l’Etiopia hanno stabilito relazioni ufficiali nel 1889, quando l’Italia ha aperto la sua ambasciata ad Addis Abeba. L’Italia è stato il primo paese a stabilire un’ambasciata ad Addis Abeba. I due paesi hanno avuto contatti anche prima di stabilire una relazione ufficiale. Le due nazioni hanno ristabilito le loro relazioni dopo la Seconda guerra mondiale. L’Etiopia ha aperto la sua ambasciata nel 1952 a Roma e le relazioni tra i due paesi sono notevolmente migliorate dopo la visita dell’imperatore Hailé Selassié a Roma nel 1970. Da allora hanno avuto luogo diversi scambi di visite ad alto livello.
A differenza di molti altri paesi occidentali, l’Italia ha intrattenuto ottime relazioni con l’Etiopia durante il periodo del Derg. L’Etiopia considera l’Italia un importante partner che sta contribuendo al suo sviluppo. I due paesi hanno firmato più di trenta accordi in vari settori: uno scambio di note di modifica alla convenzione per evitare la doppia imposizione sulle imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali del ‘97 e del ‘99; l’accordo bilaterale per la promozione e la protezione degli Investimenti, 2002; l’Accordo per l’attuazione del programma: “Sviluppo inclusivo e sostenibile delle filiere agricole in Oromia e nelle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud (SNNPR) nel 2018 e altri, con il quale ha iniziato ad essere richiesto un finanziamento di 22 milioni di euro per lo sviluppo di parchi industriali di trasformazione agricola.
In generale, l’Etiopia apprezza che l’Italia appoggi le posizioni dell’Etiopia sulla GERD e non sia stata un’apripista alle critiche verso il nostro paese sul conflitto nella parte settentrionale del paese.
In tema di cooperazione allo sviluppo, l’Etiopia è un paese prioritario per la cooperazione allo sviluppo italiana. Negli ultimi 30 anni l’Italia ha fornito all’Etiopia più di 800 milioni di euro sotto forma di finanziamenti allo sviluppo. I due paesi hanno firmato un accordo quadro per il periodo 2017-2019 con un budget di 125 milioni di euro. Questa cooperazione procede senza intoppi, il che sottolinea il tenore delle ottime relazioni tra i due paesi. In questo quadro di cooperazione, l’Italia sostiene progetti di filiera agroindustriale negli Stati regionali di Oromia, SNNPR, Amhara e Tigray. L’Italia ha inoltre stanziato 140 milioni di euro in Etiopia per finanziare lo sviluppo del paese per il periodo 2022-2024. Sono in corso discussioni per firmare a breve l’accordo quadro di cooperazione allo sviluppo.
In relazione a ciò, diventa importante l’organizzazione di un forum che miri a mobilitare e stimolare ulteriori investimenti privati nella manifattura leggera, con un focus particolare su farmaceutico, agro-processing, tessile, abbigliamento, pelletteria e prodotti in pelle, nonché settori di supporto come l’imballaggio, la logistica e le energie rinnovabili. Inoltre, per raggiungere il suo obiettivo, il forum fornisce un’idea incentrata sul trasferimento di tecnologia tra le parti interessate.
Il governo dell’Etiopia sta attuando diverse misure strategiche per sviluppare ulteriormente l’economia del paese, tra cui investimenti in infrastrutture e capacity building sulla gestione delle destinazioni e lo sviluppo dei prodotti, attraverso la recente riforma economica per la quale il ruolo degli imprenditori italiani è molto importante, come possono testimoniare le precedenti esperienze.
Infine, questo forum potrebbe portare cambiamenti, stimolando la diplomazia economica per aumentare i benefici del nostro paese dal settore, creando opportunità di business e visibilità per le società etiopi, nonché aiutando a rafforzare il rapporto tra le imprese dei due paesi, consentendo la presenza delle imprese italiane in Etiopia in tutti i settori, in particolare nell’area degli investimenti, del commercio, del turismo e del trasferimento tecnologico. Mi auguro che presto una delegazione imprenditoriale visiti l’Etiopia. Noi saremo pronti a facilitare il tutto per il successo delle relazioni commerciali tra i due paesi.