Alessio Torino è nato a Cagli nel 1975 e vive a Urbino dove insegna letteratura latina all’Università degli Studi Carlo Bo. Ha esordito con Undici decimi (2010) con cui ha vinto il premio Bagutta Opera Prima. In seguito, ha pubblicato Tetano (2011), Urbino Nebraska (2013) e Tina (2016).
In Villa la Croce, situata sulle colline marchigiane e significativamente chiamata “Villa del Matti” dagli abitanti del luogo, vivono Damiano Bacciardi con Nonna Adele, con un nonno perennemente taciturno e con Zio Vince, ribattezzato in famiglia con il soprannome di Il Gorilla. I Bacciardi producono un miele di natura molto particolare, meglio conosciuto come “la manna”, celebre nel circondario perché detiene la non trascurabile caratteristica di far ingravidare le donne.
Zio Vince si muove nell’ombra con l’intenzione di cedere la proprietà ad una ditta straniera, “gli olandesi” e Damiano è impegnato a difendere Villa la Croce assieme alla memoria di una famiglia che ha imparato a conoscere il dolore e alla bellezza della natura che fin dalla nascita lo circonda. Nonna Adele muore e la vendita della proprietà appare ormai sempre più vicina. Mentre “gli olandesi” già stanno arrivando, Damiano, però, progetta una dura e faticosa lotta che lo condurrà ad impensati risvolti.
ALESSIO TORINO, Al centro del mondo, ed. Mondadori, pp. 262, € 18,50
Piercarlo Ceccarelli è un economista aziendale. Ha iniziato la sua carriera in una multinazionale inglese ed è diventato imprenditore, prima nell’industria, poi nel terziario avanzato. Nel 1981 ha fondato l’omonima società di consulenza di direzione che dalla sede iniziale di Londra ha operato in tutta Europa, collaborando con numerosi imprenditori e manager italiani impegnati nel confronto internazionale. Tra i suoi libri: I Martini: una famiglia, un’azienda leadership fra istinto e ragione (Finalista Premio Biella Letteratura e Industria 2016) ed. Libreria Utopia, I Gianselmi. Una storia famigliare (2014) ed. Mind. Ha pubblicato, inoltre, diversi saggi di carattere economico e manageriale.
L’autore dedica questa sua storia “alle imprenditrici e agli imprenditori grandi e piccoli, che affrontano l’avventura del valore e del lavoro e crescono come persone”. Il protagonista del romanzo, Riccardo Ferrari, imprenditore di successo a capo di un’azienda di caffè, sta per firmare un accordo che gli permetterà di espandere l’impresa e consolidarla. Ma una serie di imprevisti, tra cui la salute del padre, con il quale ha un rapporto conflittuale, sembrano vanificare i suoi sforzi e costringerlo a una resa dei conti con sé stesso. Come può sostenere il peso delle responsabilità dell’azienda se al di fuori di essa gli sembra di non avere più nulla? Ma sarà proprio questa crisi esistenziale e l’incontro con Veronica a fargli raggiungere una nuova consapevolezza di sé e un nuovo stile di vita.
Una vicenda intima e privata unita a doppio filo con quella collettiva e politica della distorta cultura aziendale del nostro Paese, che continua a ostacolare l’iniziativa imprenditoriale.
PIERCARLO CECCARELLI, Oggi sono migliore. Una storia imprenditoriale, ed. Interlinea, pp. 199, € 16
Dario Buzzolan, nato a Torino nel 1966, è scrittore, drammaturgo e autore televisivo. Ha pubblicato nove romanzi, tra cui I nostri occhi sporchi di terra, finalista al premio Strega 2009.
Il romanzo è ambientato a Cernedo, vale a dire nel profondo Nordest, e narra le vicende dei proprietari delle Manifatture Stella, che dal 1968 producono orologeria di altissima qualità. Stanno, però, ora affrontando un periodo di crisi improvvisa avendo ricevuto una cartella esattoriale di oltre due milioni di euro. Il capofamiglia è Ruggero, titolare della ditta con il primogenito Pietro e con Nicola, il più giovane, mentre, Lucia, moglie di Ruggero, cerca di evadere, almeno con la mente, da un’esistenza in cui non si riconosce più. Allo scopo di acquisire l’azienda si fa avanti una multinazionale svizzera-inglese, la LiebenKraft Company, i cui due dirigenti, Tommaso e Amalia risultano essere avvoltoi professionisti nonché amanti segreti. A tutto questo si aggiunga la rivolta dei migranti di Cernedo contro Pietro Trovato che in un accesso di rabbia aveva rotto il polso a una delle loro bambine, Faatina, di dieci anni. Un grande romanzo corale, dove segreti, tensioni familiari e crisi irrisolte si muovono nello sfondo e obiettivo primario del racconto: salvare una storica azienda italiana.
DARIO BUZZOLAN, In verità, ed. Mondadori, pp. 461, € 20
Giorgio Nisini, nato nel 1974, è scrittore e saggista ed è co-direttore artistico di Caffeina Festival e direttore artistico dell’Emporio Letterario di Pienza. È autore di diversi romanzi tra cui La città di Adamo (Fazi, 2011, selezione Premio Strega) e La lottatrice di sumo (Fazi, 2015).
L’io narrante della storia è Tommaso, giovane professore universitario in una città dell’alto Lazio e ha fra le sue allieve più brave Beatrice, bella, elegante e figlia di Alfredo Del Nord, un self-made man fiero di essere fondatore di una delle più importanti aziende internazionali di orologi di lusso, la Dea Nigra.
Tommaso si innamora di Beatrice e inizia con lei un rapporto cominciando così a frequentare i suoi familiari e la loro grande villa e cedendo presto alla seduzione di quel mondo ricco e lussuoso. Nel corso delle sue frequentazioni di Villa Dal Nord, ha, però, modo di conoscere Maria, la sorella di Beatrice, caratterizzata da un temperamento irriverente e anticonvenzionale, tutto all’opposto della dolcezza soave e semplice di Beatrice. Ne segue, fra Tommaso e Maria, una passione travolgente, violenta e nello stesso tempo ambigua che percorre la narrazione di Nisini in un coinvolgente thriller psicologico ricco di inquietanti implicazioni e colpi di scena.
GIORGIO NISINI, Il tempo umano, ed. HarperCollins, pp.427, € 19
Luca Bertolotti, (Milano 1977) vive in Brianza con la moglie e i suoi due gemelli e lavora come operaio specializzato nel settore del mobile. Ha esordito nel 2018 con La bambina falena.
Il racconto di Poliestere si apre in una delle molte fabbrichette che un po’ ovunque sorgono nella Brianza profonda. Il protagonista, Livio Belotti, è appunto operaio in una di queste e svolge il suo lavoro come operaio specializzato nella verniciatura di mobili.
Ora, però, è venuto a trovarsi inaspettatamente in un mare di guai. Per cominciare è stato senza preavviso licenziato, ma sarà lui stesso a peggiorare ulteriormente la situazione rifiutandosi ostinatamente di voler chiedere il dovuto sussidio di disoccupazione. Questa sua scelta caparbia provoca come ulteriore guaio la reazione della compagna, Lidia, che decide di lasciarlo. Vagabondando per la città a smaltire malumori incontra casualmente un suo ex compagno di liceo e di scappatelle giovanili, Elia, il quale, diversamente da lui, ha avuto successo nella vita e nel lavoro, indossa abiti costosi, guida auto di prestigio. Licio accetta con entusiasmo l’offerta di Elia di lavorare nella sua azienda, dove già si trova Danilo, altro loro compagno di scuola e di avventure.
Un imprevisto scombinerà presto negativamente i progetti di Elia e solamente il saldo legame che unisce i tre amici offrirà loro l’occasione di affrontare una nuova avventura, oltre che a far ritrovare a Livio la sua Lidia.
LUCA BERTOLOTTI, Poliestere, ed. Fandango Libri, pp.216, € 16