
Investito da subito e convintamente nel solco dell’internazionalizzazione, dal 2001 Daniele Polidori (nella foto in alto) ha dato una prospettiva diversa ai sandali e alle sneakers prodotte nel suo Calzaturificio Eurotop & Brador – 3 milioni di euro di fatturato nel 2022 a fronte di otto dipendenti –, azienda con sede operativa a Tavullia, in provincia di Pesaro-Urbino e con un secondo polo produttivo a Mercato Saraceno, in provincia di Forlì-Cesena. Un cambio di passo che ha contribuito a far guadagnare ancora maggiore visibilità al marchio, il tutto attraverso una capillare promozione non solo in ambito europeo. “Con la collezione Brador siamo riusciti a raggiungere Giappone, dove lo scorso anno abbiamo creato uno stock service comodo per i clienti più piccoli, Sud Est asiatico, Middle East, per poi sbarcare pure negli Stati Uniti con una proposta in grado di rifornire oltre 300 realtà commerciali al dettaglio – spiega Polidori, titolare del Calzaturificio Eurotop & Brador –. E possiamo contare su svariati importatori e agenti che ci aiutano a vendere il nostro prodotto sui mercati esteri. Tra l’altro sono stato poche settimane fa in Corea per provare a stringere accordi esclusivi di distribuzione e mi sono reso conto di quanto sia florido questo mercato al momento”.

TEMPORARY STORE PRESSO LO SCRAMBLE SHIBUYA, TOKYO – LUGLIO 2022
Dinamiche aziendali che poggiano molto anche sull’e-commerce diretto, avviato nell’ultimo periodo sul territorio giapponese, ma che ha già dato notevoli soddisfazioni in Europa. “Sì, puntiamo da sempre e parecchio su questo aspetto commerciale, avendo da proporre in Italia e nel mondo calzature d’alto livello. Un processo che si diversifica sostanzialmente in due branche: quella dedicata alle firme e ai brand del lusso che si servono da noi, più o meno il 50% del fatturato, mentre l’altra metà della produzione viene veicolata attraverso il nostro marchio Brador”.

RIFINITURA DI UNA CALZATURA – EUROTOP & BRADOR
Tra i dipendenti e gli artigiani a partita iva che lavorano esclusivamente per Calzaturificio Eurotop & Brador, Polidori è riuscito a creare un team di ventisette persone di grande valore, capace di dare sostanza ad un progetto in chiara crescita. “Siamo sicuramente fortunati ad avere competenze di questo tipo, ma, più in generale, come settore stiamo pagando lo scotto di non aver investito in manodopera e non essere stati in grado di avviare quel ricambio generazionale che avrebbe dovuto essere prioritario – sottolinea Polidori -. Quindi, dopo tanta acqua passata sotto i ponti, mi ritrovo a parlare con le stesse persone di un tempo e questa cosa mi spaventa abbastanza, anche perché, nei tre mesi passati, siamo stati costretti a rinunciare ad un terzo del fatturato a causa dell’impossibilità di reperire manodopera specializzata. Bisognerebbe mettere su un’academy, ma per un’impresa relativamente piccola come la nostra, almeno per ora è un passo troppo dispendioso”.
Calzature di estrema qualità garantite dalla serietà e dalla precisa identità messe in campo negli anni da Eurotop & Brador, azienda che porta il made in Italy fuori dai confini nazionali. “La storia conta, ha un valore distintivo in un universo calzaturiero strapieno di offerte. E siamo affidabili in particolare nella fattura, momento in cui vengono create scarpe assemblate a mano e diverse le une dalle altre – chiarisce il titolare della Pmi di base a Tavullia -. Usiamo soprattutto pellami con concia vegetale, impiegando nel processo di lavorazione oli che, in base alla stagione, alla temperatura e all’umidità, fanno prendere alle calzature, in modo naturale, colorazioni non omologhe. Siamo inoltre specializzati in un’operazione che si chiama “tinto in capo”, momento in cui il pellame viene colorato e contestualmente lavato ed asciugato a temperatura ambiente”.
Alzato il tiro portando il marchio Calzaturificio Eurotop & Brador in concept store sofisticati e multisettore come quelli losangelini di Berverly Hills, oltre che a New York, Miami, Dubai, ai Caraibi e in diversi altri paesi del mondo, l’azienda italiana è stata capace di confermarsi progetto in ulteriore divenire anche nel corso del 2022. “Durante l’anno appena concluso siamo riusciti a crescere del 15%, trend che contiamo di far proseguire pure nel 2023. Non sarà facile, considerato il periodo storico in cui ci troviamo ad operare, però potenziando l’e-commerce, la presenza sui social e su mercati ancora non battuti o forzatamente trascurati durante la pandemia, pensiamo proprio di poter ampliare la nostra offerta”.
Propositi, insomma, che dovranno fare i conti con un futuro al momento poco prevedibile, punti interrogativi che comunque non stanno fermando la macchina organizzativa della Pmi guidata da Daniele Polidori. “In queste settimane in azienda stiamo occupandoci di quello che proporremo alla clientela per la primavera-estate 2024. Dobbiamo perciò necessariamente andare avanti nella speranza, non essendo per fortuna vincolati ad un solo mercato come succede ad altre realtà del settore, che non succedano altri eventi destabilizzanti per l’economia mondiale”.

CALZATURE EUROTOP & BRADOR