Tecnologie altamente innovative applicate a un mercato come quello dell’energia in forte crescita. Com’è nata l’idea di produrre un microinverter intelligente per la gestione “in casa” delle energie rinnovabili?
Leaf è nata guardando allo stato dell’arte, ovvero alle soluzioni esistenti per produrre energia elettrica da fonte solare e alle esigenze degli utenti di impianti residenziali, commerciali e industriali, sempre più attenti nel risparmiare sulla bolletta producendo energia direttamente dal proprio tetto.
Sapevamo infatti di muoverci in un mercato del fotovoltaico come quello italiano, oggi sano e caratterizzato dall’essere pesantemente ridimensionato nei numeri (siamo a un ventesimo del mercato incentivato esistente nel 2011,) ma anche da una grossa novità: il Prosumer (Producer & Consumer). Un neologismo che ben descrive il trend del futuro a cui ci riferiamo e in cui famiglie, attività commerciali e aziende, un passo alla volta –“foglia dopo foglia”– costruiscono la propria indipendenza energetica, riducendo i costi con un beneficio che si estende anche all’intera collettività, dall’ambiente alla salute delle persone, con un occhio attento anche al futuro dei nostri figli.
Abbiamo quindi sviluppato il microinverter Leaf, un prodotto che ha delle caratteristiche uniche.
In cosa consiste?
È un microinverter per sistemi fotovoltaici smart-grid, che permette di gestire l’interazione con la rete elettrica in maniera intelligente, efficiente e razionale, così da minimizzarne eventuali scompensi locali. Un prodotto flessibile nelle funzionalità, indefinitamente estensibile che, soprattutto, consente di realizzare in modo semplice e scalabile dalle piccole installazioni di 500 Watt – ad esempio un piccolo ombrello sul terrazzo di casa – fino ai grossi impianti industriali.
Ed è inoltre in grado di aiutare la rete pubblica, rappresentando l’unico caso oggi in Italia di microinverter installabile in impianti di taglia superiore ai 6kWp.
In pratica è come un Lego: costruisco il mio impianto disegnandolo sulle mie esigenze.
Per quanto riguarda gli utenti, diversamente dai sistemi tradizionali, il nostro sistema associa a ogni pannello solare, o al più ad una coppia, un singolo microinverter per farlo lavorare sempre al massimo delle sue potenzialità.
In questo modo la resa complessiva dell’installazione permette di ottenere un rendimento fino al 30% più elevato rispetto ad un sistema tradizionale. E questo per tutta la vita dell’impianto.
Qual è l’elemento distintivo che ha permesso di farvi notare?
Abbiamo sempre ritenuto che il mondo della democrazia energetica sia solo agli inizi.
Per questo ci siamo impegnati con convinzione per dare concretezza a un progetto altamente innovativo ideato, progettato e realizzato interamente in Italia, in uno dei terreni normativi più difficili al mondo.
Ci siamo sempre mossi avendo ben chiara una visione del business rispettosa della sostenibilità, della blue-economy ovvero del preoccuparsi non solo del profitto ma dell’impatto del prodotto dalla sua realizzazione alla fine del ciclo di vita, dei benefici reali per tutti generabili nel lungo termine.
Dalla Fornace dell’innovazione di Asolo all’adozione da parte di Venetronic con un’operazione di private equity non speculativo e tanto supporto manageriale. Come sono nate e qual è stato il valore aggiunto di queste collaborazioni?
Noi quattro soci fondatori di Leaf avevamo tutti un’occupazione diversa e, per dare vita alla nostra idea, abbiamo iniziato a lavorare di notte negli spazi affittati nell’incubatore Fornace di Asolo per produrre le prime schede elettroniche.
Quattro anni impegnativi che nel 2013 ci hanno portato ad entrare in contatto con VeNetWork, la rete di imprenditori del Veneto nata con la finalità di investire nelle imprese più promettenti, sia startup che aziende da riorganizzare, investendovi direttamente e affiancandole personalmente.
Dopo un’attenta selezione, VeNetWork ha creduto in noi e nel nostro progetto e attraverso la sua controllata Venetronic ha deciso di acquistare l’80% del nostro capitale sociale. Ma non solo. Leaf con VeNetWork può contare sul supporto di imprenditori che hanno alle spalle esperienze aziendali di successo, che hanno sperimentato sulla propria pelle cosa significa fare impresa in un paese difficile come l’Italia ma anche come cogliere le sue enormi potenzialità.
Il sostegno economico ricevuto è stato fondamentale per sviluppare il nostro progetto, ma altrettanto strategico è l’approccio basato sulla leadership collettiva e sulla managerializzazione che caratterizza questa rete di imprenditori che si mettono in gioco al nostro fianco trasmettendo il loro know-how.
I prossimi step che intendete intraprendere?
Stiamo lavorando per dare attuazione alla nostra roadmap che prevede la realizzazione di nuovi dispositivi per allargare il portafoglio di prodotti esistenti, con cui accumulare e ottimizzare la gestione dell’energia, non solo fotovoltaica, nella casa.
Quali suggerimenti vi sentite di dare a chi, come voi, ha investito risorse, tempo e passione per creare una piccola impresa di successo?
Pensare al domani con fiducia, cercando di sopportare le amarezze e le difficoltà quotidiane avendo sempre ben chiara la propria visione.
È importante essere sempre aperti, sempre pronti a mettersi in discussione e a mettere a disposizione di tutti le proprie competenze e conoscenze: è il team che vince e vince se tutti condividono emozioni e motivazioni.
In poche parole: coraggio, condivisione e fiducia, sempre!