
“È stata prima di tutto una grande esperienza di amicizia tra persone ed istituzioni” spiega Carlo Bagnoli. “In questi mesi con Alberto Baban, presidente di Piccola Industria, e Isi Coppola, già assessore regionale per le pmi e l’innovazione, abbiamo consolidato il rapporto personale contribuendo ad avvicinare tra di loro istituzioni come Confindustria, Università Ca’ Foscari di Venezia e Regione del Veneto che troppo spesso stentano a fare sistema.
In secondo luogo – continua Bagnoli – il nostro progetto lascerà molte realizzazioni concrete e pratiche a favore degli imprenditori veneti ed in prospettiva almeno di quelli italiani.”
Il cuore del progetto è l’impresa “antifragile”, quella che negli anni della crisi – dal 2007 al 2012 – non solo è stata in grado di mantenere le proprie posizioni sul mercato ma è addirittura riuscita a migliorare la performance.
Per Innovarea un’impresa di questo tipo può anche essere “significante” se cioè è capace di generare valore simultaneamente per se e per la società in cui opera.
“Un’impresa che non solo sa valorizzare i beni privati ma sa anche vedere i beni relazionali e custodire i beni comuni in chiave di sostenibilità e sviluppo” dice ancora Bagnoli.
Le realizzazioni concrete cui fa riferimento Bagnoli hanno tutte come scopo quello di generalizzare quanto più possibile le maggiori abilità delle imprese significanti al tessuto economico e sociale della Regione del Veneto prima e dell’intero paese poi.
Tra queste realizzazioni c’è sicuramente Trendlab, il primo portale gratuito e in italiano in grado di fornire informazioni e nuove idee rispetto al mondo dei trend (www.trendlab.innovarea.eu). Capire e anticipare le tendenze del futuro prossimo e a medio-lungo termine è un fattore chiave di successo che le imprese significanti hanno sicuramente saputo valorizzare.
Ibm metterà poi a disposizione di Trendlab esperti e ricercatori nel campo dell’innovazione, le sue fonti d’informazione sui trend tecnologici globali, i suoi studi sull’industria del futuro e a fornire in icloud la piattaforma per l’accesso a tali contenuti. “Trendlab non vuole diventare l’ennesimo player nel settore bensì essere selezionatore, secondo una logica attenta di contenuto in linea con le esigenze della piccola e media industria, di “buone idee” da condividere. L’obiettivo è ispirare le piccole e medie aziende italiane – spiega Bagnoli – informando ma anche creando una cultura d’impresa legata ad un taglio molto concreto”.
E proprio la capacità di “cavalcare” i trend ambientali più favorevoli, secondo una ricerca condotta da Marco Vedovato dell’Università Ca’ Foscari, è una delle principali caratteristiche che contribuiscono a spiegare le performance eccellenti delle imprese significanti.
Questo però insieme ad alcune particolarità relative all’imprenditore. Quali? Secondo Fabrizio Gerli, direttore del Competency Centre di Ca’ Foscari, gli imprenditori più innovativi si contraddistinguono per il possesso di un insieme di soft skills legate alla capacità di gestire relazioni, di realizzare progetti con tenacia, di pensare fuori dagli schemi e di interrogarsi costantemente su cosa cambiare. Soprattutto però, una volta osservati i trend, è l’accoppiata pensiero strategico-pensiero diagnostico, cioè la capacità di capire lucidamente le cause e contemporaneamente definire una risposta strategica, a fare la differenza mettendo in grado l’imprenditore di riconoscere e sfruttare le opportunità fonti di potenziali business.
Ma gli imprenditori-innovatori e le imprese significanti sanno anche usare bene il denaro, cioè selezionare gli impieghi per concentrare gli investimenti dove c’è capacità di remunerare i rischi d’impresa – come ha messo in luce Giorgio Bertinetti che a Ca’ Foscari insegna finanza aziendale – e internazionalizzare incarnandosi nella cultura locale. Passando cioè dal “fare” all’ “essere” internazionali secondo una dinamica che gli studiosi Andrea Pontiggia e Tiziano Vescovi chiamano di mirroring e mirroring-back.
Ma il processo di disseminazione dei risultati di Innovarea, oltreché sulle pubblicazioni su quali altri strumenti potrà contare? “Nel 2016 inizieranno le lezioni di un nuovo Master, in Digital & Design Strategy Innovation, voluto da Ca’ Foscari e Ibm principalmente, proprio per trasmettere ai decisori aziendali molte delle conoscenze acquisite grazie ad Innovarea. Gli insegnamenti vogliono mettere insieme contenuti di tipo tecnico e di tipo umanistico secondo il credo di Innovarea: che il nuovo Rinascimento italiano è l’Impresa” conclude Bagnoli.