“Mi fa molto piacere che la giuria abbia premiato lo sforzo di un’azienda storica, spesso si è portati a pensare che l’innovazione sia legata solo alle startup. Probabilmente con maggiore fatica, anche per le aziende con una lunga storia alle spalle è possibile essere innovative”.
Così Sonja Blanc, Ceo e terza generazione della Sireg Geotech, operante nei settori della geotecnica e dell’ingegneria civile, diventata punto di riferimento nel mondo per quanto riguarda il consolidamento del terreno prima di scavi sotterranei e il ripristino di edifici storici e costruzioni danneggiate. Con oltre 50 dipendenti e un fatturato di circa 8 milioni di euro, l’azienda è specializzata nella produzione di materiali termoplastici, termoindurenti e in fibre composite di vetro e carbonio. Un esempio di eccellenza industriale che, dalla Monza Brianza, ha raggiunto oltre 65 paesi e di forza al femminile, capace di vincere i pregiudizi di un mondo tipicamente maschile e di traghettare un gruppo industriale tradizionale verso l’innovazione, non solo dei prodotti, ma anche della gestione aziendale, sempre più collaborativa e meno piramidale.
“Da quando sono Ceo della Sireg Geotech, – afferma la Blanc – una prima innovazione che ho deciso di apportare in azienda sta sicuramente nel cambiamento dell’assetto. Siamo passati da un’azienda a conduzione familiare a una a conduzione manageriale. La mia fortuna è stata di riuscire ad individuare persone capaci e competenti cui delegare ruoli fondamentali. L’altro aspetto che ho deciso di innovare – prosegue – in maniera sostanziale è ciò che vendiamo: pur restando nello stesso ambito, abbiamo apportato un’evoluzione del nostro prodotto e dello stesso processo produttivo. Ci siamo anche orientati verso una produzione green, riciclando tutti i materiali di scarto e senza buttar via niente. Recentemente abbiamo anche ideato un tubo di plastica completamente biodegradabile.”
Il riconoscimento è stato assegnato venerdì scorso presso la sede de Il Sole 24 Ore a Milano, in occasione dell’undicesima edizione del GammaForum, quest’anno intitolato “ConneXions for Growth”. L’evento, organizzato dall’Associazione GammaDonna in collaborazione con la Commissione europea e il Ministero dello Sviluppo Economico, dal 2004 racconta l’innovazione attraverso le storie di successo di imprenditrici e giovani imprenditori, per valorizzare la loro capacità di affrontare il cambiamento e di far crescere l’economia, per incoraggiare un’evoluzione culturale del Paese, incentivando il networking fra startup, imprenditori esperti e investitori. Per promuovere, in sostanza, una community virtuosa dell’innovazione applicata al business.
“Oggi si parla di innovazione e spesso la si associa alle startup e all’ecosistema che le circonda. Eppure – ha commentato Valentina Parenti, cofounder GammaDonna – se è fondamentale l’iniezione di nuova linfa per il sistema produttivo, è altrettanto importante e necessario, per la salvaguardia del patrimonio imprenditoriale italiano, che siano proprio le imprese consolidate a innovare, adottando una mentalità che cavalca il cambiamento e ne fa un’arma competitiva sul mercato.”