Il 2023 è stato proclamato l’anno europeo delle competenze e proprio le competenze saranno il tema principale del Forum, il tradizionale appuntamento autunnale organizzato da Piccola Industria Confindustria che si terrà, il prossimo 11 novembre, presso il Teatro Fraschini di Pavia.
L’evento – dal titolo “Competenze per le transizioni” – vedrà la partecipazione di imprenditori, esperti del mondo economico e del mondo del lavoro. I lavori si concluderanno con una intervista, a cura della moderatrice Janina Landau, responsabile della sede di Roma di Class CNBC, al presidente di Confindustria Carlo Bonomi e al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

GIOVANNI BARONI
Le competenze sono una delle quattro aree prioritarie di lavoro emerse nel percorso delle Assise di Piccola Industria del 2022 e, a distanza di un anno, con la doppia transizione in atto, digitale e green, rappresentano una leva di sviluppo e crescita per le Pmi. A ricordarlo è lo stesso presidente di Piccola Industria Giovanni Baroni: “Ci vogliono due leve per far crescere l’economia: le risorse e le persone – spiega –. Senza questi due elementi è difficile avere un Paese che cresca. Oggi il mismatch di competenze è una vera emergenza. Come imprese abbiamo difficoltà a trovare nel mercato del lavoro i profili richiesti e imposti dalle transizioni. Sarebbe opportuno che ci fosse un sistema di formazione in grado di far incontrare domanda e offerta. In questo senso non posso che guardare con ottimismo alla riforma degli Its recentemente approvata dal nostro Parlamento”.
Il Forum affronterà il tema con una riflessione su due aspetti:
- quello della formazione o riqualificazione delle persone;
- quello della capacità di attrarre e trattenere competenze in azienda, sia attraverso strumenti di welfare aziendale che vadano incontro ai nuovi bisogni delle persone, sia attraverso la capacità delle imprese di entrare in sintonia con le aspettative espresse in particolare dalle nuove generazioni.
Le imprese si trovano oggi ad affrontare la doppia transizione con un mercato del lavoro sempre più complesso, siamo arrivati ad un punto in cui, mentre da un lato abbiamo il livello di mismatch che interessa 1 assunzione su 2, dall’altro abbiamo 1,7 milioni di Neet e il 43% di donne che è inattivo.
Se a questo aggiungiamo che, a causa della denatalità, nel periodo 2015-2020 abbiamo perso 3,5 milioni di persone in età lavorativa, esce fuori un quadro davvero preoccupante, per il quale è necessario investire in formazione a 360° e costruire il lavoro in una logica di sistema partendo dalla scuola. Da questo punto di vista, come ricordava il Presidente Baroni, fondamentale sarà la riforma del ITS, dove anche le Pmi potranno giocare un ruolo importante.
Oltre alla formazione, in particolare per realtà più piccole, c’è la necessità di attrarre e trattenere le risorse. Diventa fondamentale per le imprese andare incontro alle esigenze dei lavoratori, che, soprattutto nel caso di Millennial e Generazione Z, stanno cambiando rispetto alle precedenti, dando ora più importanza ad alcuni fattori come la conciliazione con vita privata e la sostenibilità. Un recente studio del Corporate Welfare Lab della SDA Bocconi evidenzia, ad esempio, che un piano di welfare ben congeniato aumenta particolarmente la probabilità di ottenere un incremento dei ricavi di oltre il 10%, con un’influenza positiva sull’attrattività dell’azienda, sulla percezione di coinvolgimento e partecipazione dei lavoratori all’interno dell’organizzazione.