Giovanni Baroni, Presidente Piccola Industria Emilia-Romagna
Le imprese sono la grande ricchezza del nostro Paese. Dobbiamo tenere sempre alto l’orgoglio di essere imprenditori: nonostante le tante avversità e i tanti vincoli, è grazie al nostro impegno e a quello dei nostri collaboratori che l’Italia in questi anni ha saputo risalire la china e guardare al futuro con fiducia.
Non dobbiamo mai stancarci di affermare con forza, verso tutti i nostri interlocutori, che solo un sistema di imprese competitivo, capace di crescere e investire può creare lavoro, ricchezza e benessere.
Dal 2008 ad oggi, l’Emilia-Romagna ha intrapreso un percorso che l’ha portata ad essere la regione italiana col più alto tasso di crescita, il più elevato export pro capite e livelli occupazionali in linea con alcune delle più sviluppate regioni d’Europa. La nostra industria ha investito, innovato, si è internazionalizzata. Sono cresciute le imprese grandi, medie e piccole. L’organizzazione in filiere ha saputo trainare le diverse componenti produttive e ha generato occupazione e lavoro, al punto che oggi uno dei nostri problemi principali è la difficoltà a trovare risorse umane qualificate. E pensare che solo sei anni fa, nel 2012, la nostra regione è stata colpita duramente dal terremoto: un’esperienza drammatica che purtroppo hanno poi vissuto anche altre aree del Centro Italia. Ricordo profondamente la solidarietà, l’impegno, la forza del territorio, degli imprenditori e dei lavoratori, uniti dall’obiettivo di ripartire subito, anzi, di non fermarsi mai. È a questo spirito che dobbiamo il fatto che oggi in quell’area le imprese non solo sono rimaste, ma hanno continuato ad investire e a crescere, a partire dalle grandi multinazionali.
Allora ci trovammo a dover costruire un impianto legislativo e normativo in emergenza e senza poter perdere un solo giorno. Il terremoto colpì la nostra regione durante un vuoto legislativo di passaggio tra un vecchio sistema di norme ed uno nuovo che doveva ancora essere riempito di contenuti attuativi.
Di fronte all’emergenza siamo stati capaci di fare ciò che era necessario con rapidità, accorciando i tempi delle decisioni e accelerando ogni passaggio legislativo, tanto a livello nazionale quanto a quello regionale. A tutti i livelli ciascuno si è assunto le proprie responsabilità, consapevoli che stavamo lavorando tutti per un obiettivo superiore, così grande da mettere da parte le resistenze o i vincoli che nell’ordinario caratterizzano il quotidiano operare di Istituzioni e burocrazia.
In quel caso fu davvero evidente il senso del legame tra le imprese e il territorio. Un territorio in cui le aziende sono un elemento identitario e qualificante delle comunità. Partnership che si fonda proprio su responsabilità ed impegno, mossi dalla solidarietà e dalla consapevolezza che nei momenti più difficili occorre essere in prima linea, senza tirarsi indietro.
Con questo stesso spirito l’Emilia-Romagna ha da subito creduto nel valore del Progetto Gestione Emergenze nato dall’intuizione di Piccola Industria Confindustria, e nella possibilità di attuare, come organizzazione, quella responsabilità sociale che da sempre, al di là delle etichette formali, caratterizza il nostro modo di fare impresa.