Per questo XIV Forum Piccola Industria ha scelto il tema dell’innovazione. In quali aspetti si stanno innovando le politiche per l’internazionalizzazione delle imprese?
Dallo scorso anno l’azione del governo a supporto dell’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo è stata oggetto di profonda innovazione.
In primo luogo, il piano promozionale per le pmi non è più calato dall’alto ma condiviso con le associazioni imprenditoriali. Abbiamo drasticamente semplificato la destinazione dei fondi, concentrando le spese ed eliminando la dispersione su una miriade di iniziative. Terzo, la nostra politica nasce da una profonda attenzione ai bisogni delle singole aziende: stiamo portando avanti un piano di razionalizzazione dell’offerta Ice, con servizi ritagliati sulle necessità delle aziende; abbiamo lanciato il Roadshow, un programma di formazione e informazione sul territorio, affinché le pmi possano cogliere le opportunità offerte dai mercati esteri e gli strumenti pubblici di supporto; partirà un programma per la formazione di export manager, una figura professionale di cui le piccole imprese hanno estremo bisogno ma fanno fatica a reclutare e che potrà essere inserita in azienda anche in forma temporary, grazie a voucher erogati dal ministero.
Il piano per il made in Italy punta alla classe media mondiale, che è in costante aumento. Per “accontentare” i consumatori di domani serviranno ventiduemila nuove imprese