In occasione del cinquantesimo anniversario dalla costituzione di Federconfidi, la federazione che riunisce i sedici confidi di area confindustriale e rappresenta 140.550 piccole e medie imprese, garantendo ad esse finanziamenti per circa 1,7 miliardi di euro, il 15 dicembre si terrà a Roma il seminario “Federconfidi, mezzo secolo di storia di credito e garanzie”.
L’evento, organizzato su iniziativa della vice presidente del Senato Anna Rossomando e con il patrocinio del Senato della Repubblica, sarà ospitato presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva. Ad aprire i lavori, dopo il saluto istituzionale della senatrice Rossomando, sarà il presidente di Federconfidi Rosario Caputo.
Due le tavole di approfondimento. Il primo talk verterà sul tema “La garanzia: ‘leva’ per il credito alle Pmi”, mentre il secondo dibattito sarà dedicato al tema “Garanzia pubblica e privata per un credito più democratico”. Previsti anche gli interventi di Emanuele Orsini, vice presidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria e di Gianmarco Dotta, presidente di Assoconfidi.
“Abbiamo organizzato questo seminario, prevedendo il coinvolgimento di autorevoli rappresentanti del mondo delle imprese, della finanza e della politica, al fine di stimolare un dibattito costruttivo e di alimentare un dialogo costante sulla delicata tematica dell’accesso al credito tra tre importanti forze del Sistema Paese – spiega il presidente di Federconfidi Rosario Caputo (nella foto in alto) –. Tutti insieme abbiamo il dovere di capitalizzare mezzo secolo di storia della nostra federazione, nel corso del quale i nostri confidi si sono rivelati solidi alleati, affiancando e supportando migliaia di piccole e medie imprese. È giunto il momento di orientare la nostra rotta verso un accesso al credito che mi piace definire ‘più democratico’, consentendo sempre più ai confidi di garantire e finanziare direttamente le imprese con maggiori difficoltà, seppur bancabili”.
Ancora oggi le Pmi costituiscono oltre il 97% delle imprese del Paese, forniscono oltre i due terzi dei posti di lavoro nel settore privato e contribuiscono a più della metà del valore aggiunto totale creato dalle imprese italiane. Pertanto, il tema dell’accesso al credito è di fondamentale importanza per favorirne gli investimenti nei processi di trasformazione in ambito tecnologico, digitale e per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.
A questo proposito i confidi, nell’ultimo biennio, che è stato fortemente caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 prima e dalla guerra poi, oltre ad avere accelerato la loro evoluzione introducendo e consolidando nuove aree di business, hanno ampiamente dimostrato di saper affiancare e sostenere il tessuto imprenditoriale italiano alle prese con una crisi di liquidità senza precedenti.
Purtroppo, se la seconda metà del 2021 era stata caratterizzata da una confortante crescita del Pil, che consentiva di guardare al futuro con ottimismo, il 2022 sta mettendo a dura prova la tenuta economica del Paese, a causa del conflitto tra Russia e Ucraina, che ha alimentato una forte spinta inflazionistica, in virtù dei continui aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Le turbolenze che stanno investendo il sistema economico nazionale e internazionale richiedono che le imprese italiane non restino bloccate da un sistema finanziario che non ne facilita il credito.
Di questo e altro si parlerà nel corso del seminario. Per informazioni visitare il sito di Federconfidi