Un traguardo e insieme un punto di partenza. Per Giancarlo Turati il giro di boa dei 25 anni alla guida di Fasternet, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e sicurezza di reti aziendali con sede a Borgosatollo, in provincia di Brescia, ha un doppio sapore: da una parte, la soddisfazione per il fatto che molti di quei valori che all’inizio li fecero apparire come un gruppo di “sognatori visionari” oggi cominciano ad essere condivisi in molte altre aziende.
“Abbiamo sempre dato fiducia alle persone – racconta Turati -. Qualche esempio? Da noi non c’è mai stato il controllo delle presenze, abbiamo sempre assunto a tempo indeterminato, il commerciale ha uno stipendio fisso e non a provvigione. Il fatto che oggi questo nostro modo di fare si stia diffondendo vuole dire che avevamo visto giusto”.
Dall’altra parte, festeggiare il quarto di secolo apre un punto interrogativo sul futuro. Per Turati, Ad, e il collega Giuseppe Maffei, che dell’azienda è presidente, i prossimi obiettivi da raggiungere sono in realtà molto chiari: assicurare continuità aziendale e fare sì che chi ha lavorato fino a oggi in Fasternet – realtà con 34 dipendenti per un fatturato annuo di circa 6 milioni di euro – ne diventi il protagonista in futuro. Nessun passaggio intra-familiare all’orizzonte, ma valorizzazione delle risorse interne.
Nel frattempo, l’insieme dei valori condivisi in azienda ha trovato efficace espressione nel cortometraggio che è stato realizzato per celebrare i primi 25 anni di attività.
“Cultura di impresa, Impresa di Cultura” è il titolo dell’opera, che affida ai danzatori bresciani di Escape Project il compito di tradurre tutto ciò in gesti e movimenti. “Il processo creativo che accomuna l’uomo nelle sue diverse modalità espressive, la contaminazione tra abilità differenti e l’impegno sociale inteso come restituzione di valore al territorio in segno di riconoscenza per ciò che si è ricevuto – spiega Turati – sono i temi di questo lavoro. Perché la danza? Volevamo una forma espressiva pura, che non potesse essere fraintesa”.
Ed ecco i danzatori librarsi all’interno di tre “quadri” ben precisi: il complesso museale di Santa Giulia in San Salvatore e il Coro delle Monache; il Castello sul colle Cidneo e la fabbrica Automazioni Industriali, a Nave, nel bresciano. Un lavoro firmato dalla casa di produzione Albatros Film, dal quale sono state estratte due clip di tre minuti focalizzate sui momenti narrativi di Santa Giulia e del Castello.
Le clip sono state donate dall’azienda al Comune di Brescia e serviranno a far conoscere la bellezza del territorio in occasione delle celebrazioni per la Capitale italiana della cultura, titolo che Brescia si è aggiudicato per il 2023 insieme a Bergamo.
Intanto da qui fino alla fine dell’anno Fasternet ha programmato altri due appuntamenti, restrizioni da Covid-19 permettendo. Il primo è uno spettacolo teatrale firmato dallo storyteller bresciano Emanuele Turelli prevista all’Auditorium San Barnaba di Brescia la seconda metà di settembre; il secondo è una performance mista in calendario il 13 novembre – data esatta del compleanno di Fasternet – al quale sta lavorando anche un gruppo interno di collaboratori.
“Ma tutto è in divenire – conclude Turati – perché le prescrizioni anti Covid-19 cambiano di continuo e in poco tempo”.