Negli ultimi anni Borsa italiana e Confindustria hanno collaborato per supportare la crescita delle aziende italiane. All’inizio di giugno hanno firmato un accordo che prevede la nascita degli Elite desk, info-point distribuiti su tutto il territorio nazionale nelle sedi delle associazioni territoriali e settoriali del sistema confindustriale. Presso gli Elite desk le aziende potranno ricevere informazioni dettagliate su attività e evoluzione del programma. Figure chiave degli Elite desk saranno i referenti territoriali, che potranno proporre a Borsa Italiana le candidature di una o più società.
Quali sono gli obiettivi ed i risultati che si propone?
La collaborazione fra Confindustria e Borsa Italiana nasce dalla volontà comune di supportare le piccole e medie imprese nel proprio percorso di crescita. Quando nel 2012 abbiamo lanciato il programma Elite, Confindustria è stata tra i primi partner nel progetto, credendo fortemente insieme a noi nella necessità di un cambiamento culturale per le imprese italiane. Oggi che quel progetto è diventato un programma di successo, esportato in tutta Europa con più di 200 imprese partecipanti, il dialogo con l’associazione confindustriale non si ferma ma va anzi ad un livello più profondo. Il recente accordo per l’istituzione degli Elite desk vuole facilitare ancor di più la conoscenza a livello locale delle opportunità del programma Elite per tutte le imprese ambiziose e con obiettivi di crescita, rivolgendosi a quelle aziende che vogliono intraprendere un percorso di avvicinamento agli investitori e al mercato dei capitali. Distribuiti su tutto il territorio nazionale nelle sedi delle associazioni territoriali e settoriali del sistema confindustriale, presso gli Elite desk le aziende potranno ricevere informazioni dettagliate su attività ed evoluzione del programma. Figure chiave degli Elite desk saranno i referenti territoriali, che potranno proporre a Borsa Italiana le candidature di una o più società.
A suo avviso esiste davvero un interesse degli investitori nei confronti delle piccole e medie imprese italiane?
Le piccole e medie imprese italiane costituiscono la vera spina dorsale della nostra economia. Siamo leader mondiali in oltre 240 nicchie di settore e il made in Italy è internazionalmente riconosciuto come sinonimo di eccellenza e qualità. Borsa italiana crede molto nelle piccole e medie imprese e oltre al programma Elite, di cui ho già parlato, offre a queste aziende una serie di strumenti che vanno dal debito all’equity.
Nel 2009 abbiamo avviato Aim Italia, il mercato dedicato alle Pmi, che oggi è in pieno sviluppo. Uno degli aspetti cruciali legati all’ulteriore consolidamento di questo mercato è l’ampliamento della fascia degli investitori. Al momento le pmi quotate su Aim Italia intercettano investitori focalizzati sulla qualità delle aziende e interessati alle potenzialità di sviluppo del business.
Quali sono i requisiti principali per quotarsi su Aim Italia?
Aim Italia è nato sul modello dell’omonimo mercato inglese con alcuni adattamenti al contesto domestico. L’obiettivo è quello di offrire alle aziende un percorso più semplificato e meno oneroso rispetto al mercato principale. Il requisito numero uno che una società deve soddisfare per l’ammissione su Aim Italia è quello di dotarsi di un Nomad che la deve accompagnare e seguire a partire dalla fase di ammissione e per tutto il successivo periodo di permanenza sul mercato con un’attività di tutoring continua, affinché la società sia sempre in grado di rispettare gli adempimenti previsti dal regolamento del mercato.
In fase di ammissione, la società deve predisporre soltanto il documento di ammissione, che riporta le informazioni utili per gli investitori relative all’attività della società, al management, agli azionisti e ai dati economico-finanziari.
Una volta quotata, la società non deve presentare i resoconti trimestrali di gestione, ma solo il bilancio e la relazione semestrale e non deve pubblicare altra documentazione per effettuare aumenti di capitale successivi.
E quali quelli per partecipare a Elite?
Elite è stato pensato per le aziende eccellenti che non si sentono ancora pronte per il passo della quotazione. Elite è una piattaforma unica di servizi integrati pensata per aiutare le piccole e medie imprese a realizzare i loro progetti di crescita. Attraverso Elite le società accedono alle competenze industriali, finanziarie e organizzative giuste per vincere le sfide dei mercati internazionali.
Le aziende selezionate sono eterogenee per fatturato e settore di attività ma sono accomunate da un forte orientamento alla crescita; si tratta di aziende virtuose e ambiziose che puntano all’internazionalizzazione e all’apertura del capitale.
Oltre a ciò, sono stati fissati alcuni requisiti economici in termini di ricavi, risultato operativo sul fatturato e tasso di crescita. Vorrei precisare che le società sono state tutte selezionate da un comitato di valutazione indipendente
Quanto conta per le imprese saper rintracciare dei canali alternativi al credito bancario per il reperimento di liquidità?
È sicuramente fondamentale. La dimostrazione l’abbiamo avuta in questi ultimi anni. Il mercato dei capitali ha avuto un ruolo centrale nel periodo del cosiddetto credit crunch. Il nostro mercato si è posto come canale alternativo per eccellenza.
Questo ha favorito di certo anche un cambio culturale e di mentalità tra gli imprenditori, che per la prima volta hanno guardato alla Borsa in modo naturale.