Come si coniuga la storia ultra centenaria di una banca con il mondo iper veloce delle startup? A far convivere tradizione e innovazione a Biella è SellaLab, l’acceleratore di impresa del Gruppo Banca Sella.
In effetti, se si guarda alla storia di questo istituto bancario, non stupisce vedere legato il suo nome al tema dell’innovazione, basti pensare che i locali che ora ospitano SellaLab e il centro di elaborazione dati del Gruppo, due secoli fa erano un lanificio che utilizzava macchine meccaniche all’avanguardia e registrava brevetti sui metodi per fissare il colore alle fibre. Nel dna di questa famiglia c’è dunque l’innovazione, ma anche l’attenzione al territorio e un forte senso di responsabilità per la comunità locale. Abbiamo chiesto a Stefano Azzalin, responsabile di SellaLab, di spiegarci qualcosa di più su questo progetto.
Cos’è un acceleratore di impresa e che supporto offre ai suoi frequentatori?
SellaLab è quello che viene chiamato un acceleratore, un luogo cioè dove aspiranti imprenditori e startupper trovano un terreno fertile per sviluppare il proprio progetto innovativo. Concretamente è uno spazio di co-working di oltre 300 metri quadri all’interno dei locali del Lanificio Maurizio Sella, uno storico complesso industriale che si sviluppa su un’area di 22.000 metri quadri. Ma è anche un luogo in cui si può usufruire di una rete di consulenti interni ed esperti esterni al Gruppo Banca Sella e di un network di imprenditori, centri di ricerca, università, istituzioni e investitori. Oltre a ciò offriamo servizi in ambito culturale anche alla società, per esempio organizziamo i “Digital drink” – aperitivi serali aperti a tutti di approfondimento sui temi digitali con esperti – o la “SellaLab Academy” – che consente di fare il punto su tematiche che ci suggerisce il territorio stesso.
Come avete avuto questa idea?
Da sempre come Gruppo siamo attenti all’innovazione e alle novità che il mercato e la tecnologia mettono a disposizione.
La nostra banca si è sempre distinta per l’attenzione al mondo digitale.
Già dalla fine degli anni ’90 abbiamo investito e creduto molto nell’e-commerce e nelle transazioni online, intuizione che ci ha consentito di crescere e di vedere riconosciuta la nostra competenza sul digitale.
Alla fine del 2012 ci siamo chiesti come avremmo potuto continuare ad essere competitivi in un mercato che diventava sempre più complesso. Dall’osservazione di come evolveva il mondo delle imprese nazionali e internazionali e di come l’innovazione diventava sempre più legata alle startup, abbiamo pensato di costituire un acceleratore d’impresa. Questa esperienza ci consente di accelerare cicli di innovazione interni e di condividere i risultati con il territorio.
Di fatto, mettiamo a disposizione la nostra esperienza maturata come banca – le nostre consolidate competenze in information tecnology e la consolidata rete di relazioni importanti (fondi di venture capital, imprenditori, ecc.) – per gli startupper e le pmi che vogliono sviluppare la propria attività attraverso l’economia digitale. Un tessuto imprenditoriale sano e prospero è un indubbio vantaggio anche per una banca.
Che relazione c’è con il tessuto imprenditoriale biellese?
Ho detto di come la banca cerchi di mettere a disposizione di chi si affaccia all’esperienza imprenditoriale il proprio know-how. Ci sono però delle competenze che la banca, per sua natura, non ha e per le quali chiede il supporto di chi è più esperto.
Allo stesso modo accade all’Unione Industriale Biellese: da sempre offre servizi di supporto all’imprenditoria, ma noi possiamo offrirgli un luogo fisico di contatto con il mondo esterno e la possibilità di fare formazione su specifici temi. Per questo abbiamo stretto un accordo con Uib che ha l’obiettivo di sostenere le aziende del territorio, la promozione della cultura del “fare impresa”, dell’innovazione e della nascita di nuove realtà imprenditoriali.
L’iniziativa “Uib e SellaLab per le startup” prevede infatti la possibilità per le startup dell’incubatore di accedere all’expertise dell’Associazione imprenditoriale e a quelle di Uib di essere “accelerate” da SellaLab.
Chi sono i frequentatori di SellaLab?
Le caratteristiche delle startup del nostro acceleratore si sintetizzano con due concetti: innovazione e territorio. Sono infatti tutte realtà che hanno un progetto innovativo, ma che provengono nella maggioranza dei casi dal nostro territorio, o comunque si legano in qualche modo alla produzione dei prodotti tradizionali biellesi.
Ne sono un esempio quelle startup che stanno realizzando dei progetti per la vendita online dei tessuti biellesi o quelli che hanno creato un market place per i nostri prodotti enogastronomici tipici. Tutte in qualche modo si legano al settore manifatturiero, a prodotti di alta qualità, a una bassa produzione ma ad una grande personalizzazione.
È così che SellaLab si propone come un facilitatore di startup ma anche come una opportunità per le imprese tradizionali del territorio che hanno ricadute positive in termini di innovazione di cui queste giovani realtà sono portatrici.