
Una cosa è sicura. Le idee e l’energia necessaria per portarle avanti non mancano di certo ad Anna Maugeri Russo, braccio e mente della Distillerie dell’Etna di cui suo marito Alessandro Russo (nella foto di copertina) rappresenta l’ultima generazione di titolari. Unica distilleria di Sicilia rimasta a produrre alcool puro, brandy, grappe e acquaviti di frutta, la storica azienda di Santa Venerina, in provincia di Catania – 6 milioni di fatturato nel 2020 e 15 dipendenti – ha festeggiato pochi mesi fa i 150 anni di attività. Potendo contare sulla contagiosa voglia di fare, di innovare pur restando nel solco della tradizione della sua eclettica responsabile commerciale, la distilleria ha avuto la forza di studiare qualcosa di nuovo per non doversi arrendere ai problemi generati dal Covid-19.

UN DETTAGLIO DELLO STABILIMENTO
“Non volevamo ricorrere alla cassa integrazione e allora, creando un ramo d’azienda dal nulla, il Russosan, ho pensato di far lavorare i nostri dipendenti su altri progetti – spiega Maugeri Russo –. Come quello di fornire 800 litri l’ora di alcool etilico non denaturato all’università di Catania per un’iniziativa anti-Covid. L’ateneo aveva infatti necessità di un prodotto diverso dalla gran parte di quelli presenti sul mercato, che sono a base di diluenti derivati dal petrolio. Processo reso, tra l’altro, molto più veloce dall’autorizzazione straordinaria concessa dalla Dogana catanese, che in quell’occasione derogò al pagamento delle accise”.
Un primo passo in una direzione diversa rispetto al core business della Distillerie dell’Etna, che ha finito per suggerire ad Anna Maugeri Russo altri possibili sbocchi. Zone commerciali finora inesplorate nel campo degli igienizzanti naturali per persone e superfici che, da fan del modus operandi a 360 gradi della grande innovatrice Luisa Spagnoli, l’imprenditrice sta provando a raggiungere con i propri prodotti.
“In piena pandemia la nostra azienda è riuscita comunque a progettare, a vedere oltre le difficoltà del momento. Semplice impegno civico e un pizzico di intuito di mamma mi hanno consentito di creare a fine maggio scorso Prontigen, un igienizzante spray costituito da alcool al mentolo a 75 gradi. Credevo importante che potesse essere nebulizzato attraverso dispenser da un litro e per questo abbiamo siglato un accordo con un’azienda di Acerra in grado di fornirci ciò di cui avevamo bisogno per riuscire a farlo arrivare in scuole, strutture sanitarie e nella Pubblica amministrazione”, sottolinea con orgoglio l’intraprendente responsabile commerciale.
Siciliana doc, messi a frutto in modo pratico gli studi in filosofia, Anna Maugeri Russo ha ancora tanti obiettivi da inseguire per diversificare ulteriormente in nome dell’innovazione. “So che li devo fare ora questi cambiamenti, perché non è detto che chi verrà dopo avrà la stessa voglia e coraggio – chiarisce –. E credo che l’imprenditore, per rispondere immediatamente a crisi di qualsiasi tipo debba essere sempre in movimento e pronto, magari, a cambiare rotta. La Sicilia ha voglia di riscatto, anche attraverso il lavoro di chi ha studiato e non è più chiuso a soluzioni alternative a quelle tradizionali. L’unica cosa che manca ancora, a mio avviso, è avere voglia di fare rete, squadra. Restiamo inoltre parecchio esterofili, tanto da non capire, per esempio, che le nostre grappe sono di alto livello. Distillerie dell’Etna ha infatti vinto premi internazionali con questo genere di prodotti”.
Molto presenti in Germania, i distillati della famiglia Russo hanno un discreto mercato pure in Francia, Spagna e, soprattutto con il limoncello, in Belgio. “Resto convinta, in ogni caso, che si possa fare di più oltre confine. Nel frattempo, ho pensato e realizzato un nuovo progetto per fare sì che la nostra terra possa essere riconosciuta anche per la sua specifica identità olfattiva – dice la Maugeri Russo –. Per questo motivo ho voluto trasformare il liquore in un prodotto da poter personalizzare: diciotto aromi spray, la linea INvento, che permettono di spruzzare la Sicilia sul proprio cocktail, come pure su dolci, pietanze o nell’ambiente”. Collezione di fragranze che va dal mandarino rosso al gelsomino, passando da ginestra e fiori d’arancio.
“Devo dire – non fa fatica ad ammettere la dinamica mamma di Giuseppe e Camillo – che in certi casi anche mio marito ha fatto fatica a credere nella buona riuscita delle mie idee. Ma alla fine mi ha sempre dato fiducia e i risultati credo siano sotto gli occhi di tutti. Come vedo il 2021? Mi aspetto un anno meraviglioso, di ulteriore crescita, capace di traghettarci verso il successivo, quando potremo finalmente riprendere alcuni progetti lasciati forzatamente indietro causa Covid-19”.