Mariana De Jesus Parreira è una delle finaliste per la categoria “Crescita del business“
Classe 1982, Mariana De Jesus Parreira è arrivata in Italia nel 2005 per un viaggio di piacere alla scoperta di un paese che ha sempre avuto nel cuore. Poi la decisione di fermarsi e di coltivare qui le sue passioni.
Nel 2013 fonda insieme al marito e a un altro socio, due tecnici italiani esperti di automotive, l’azienda Pro-design, innovativa realtà che si occupa di progettazione e fabbricazione di calibri di controllo principalmente per questo settore, ma che si sta sviluppando trasversalmente aprendosi verso altri.
“La mia città di origine è Belo Horizonte, in Brasile, dove molte aziende automobilistiche hanno i loro stabilimenti. Proprio attaccata alla casa dei miei genitori c’è la fabbrica della Fiat”, racconta orgogliosa Mariana, quasi a sottolineare come in fondo quello fosse già un segno del destino, della sua vicinanza all’Italia.
In azienda Mariana è responsabile dell’amministrazione e della gestione aziendale. Con orgoglio ricorda che quando hanno avviato questa “avventura imprenditoriale”, cinque anni fa, erano solo i tre soci a lavorare, in uno spazio concentrato in un locale di 50 metri quadrati. In poco tempo sono cresciuti i dipendenti, oggi una decina, e anche la superficie, considerando che ora si sono ampliati in un locale di 300 metri quadrati, in cui oltre alla progettazione avviene anche l’assemblaggio dei prodotti. “L’ambizione è quella di veder crescere ancora di più questa nostra realtà – spiega – di allargare il campo d’azione e il nostro mercato di riferimento”.
Mariana vede il futuro in maniera molto positiva, racconta dei diversi progetti europei e internazionali cui l’azienda partecipa, racconta dell’attenzione all’innovazione e alla sostenibilità che caratterizza il lavoro che portano avanti. Ad esempio, spiega Mariana, “grazie all’utilizzo delle stampanti 3D riusciamo a produrre alcuni componenti anche con materiali riciclabili, riducendo dunque l’impatto ambientale senza rinunciare alla qualità e alla loro resistenza”.
“Certo – sottolinea la giovane imprenditrice – i sacrifici sono tanti, specie dal punto di vista economico, ma tutto è fatto con grande passione, determinazione e tanto coraggio, caratteristiche che sono proprie di tutti gli imprenditori, indipendentemente dal paese di nascita. Tra cinque anni immagino questa nostra realtà ancora più forte, più inserita, più aperta al mondo. Mi piace dire che nel nostro lavoro siamo ‘fantasiosi’: non ci poniamo limiti nell’immaginare opportunità, strumenti, obiettivi”.
Entusiasta della sua partecipazione al Moneygram Awards, al quale ha deciso di aderire tramite un avviso ricevuto da Banco Posta, sottolinea come abbia apprezzato questa iniziativa per il messaggio positivo che mira a trasmettere, volto a sottolineare il valore aggiunto di una integrazione che porta sviluppo e crescita. Il tutto connesso anche all’importanza di una sempre più diffusa cultura d’impresa, che porta con sé i valori del lavoro, dell’orgoglio, del coraggio, della determinazione e dell’ottimismo. Guardando al futuro “con fantasia”.