
Conoscere il proprio stato di salute in materia di cyber security è il primo passo per capire se e quali azioni è necessario intraprendere per migliorare il proprio livello di protezione da attacchi esterni. Una scelta non più rinviabile, anche alla luce dei recenti attacchi che hanno colpito decine di server e siti in Italia e migliaia nel mondo.
A questo obiettivo risponde l’indagine, attualmente in corso, condotta da Generali con il contributo dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e inserita all’interno del protocollo d’intesa triennale firmato con Confindustria e l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale (Acn) lo scorso 19 ottobre.
Lo scopo è fotografare lo stato dell’arte fra le Pmi italiane per giungere all’elaborazione di un rapporto, il Cyber Index Pmi, che costituirà il primo tassello del futuro Cyber Index italiano, a sua volta previsto all’interno della Strategia nazionale di Cybersicurezza.
Negli ultimi due anni la pandemia ha sicuramente accelerato i processi di trasformazione digitale nelle Pmi, aumentando la domanda di servizi digitali e accrescendo di conseguenza l’esposizione ad attacchi informatici. Per questo motivo occorre rafforzare la consapevolezza sui rischi e aiutarle a individuare le migliori strategie di protezione.
Partecipare all’indagine richiede pochi minuti. È sufficiente, infatti, rispondere a un questionario, al termine del quale le imprese riceveranno gratuitamente i risultati della survey e un report personalizzato sul proprio posizionamento rispetto al campione complessivo, secondo i termini specificati nella Privacy Policy.
Una volta presentati i risultati dell’indagine, sono previsti incontri di formazione e workshop sui territori, rivolti alle imprese associate a Confindustria, che si terranno con esperti dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale e con professionisti di Generali specializzati nel ramo.
Per compilare il questionario – disponibile a questo link – c’è tempo fino al 28 febbraio.