Quali sono gli obiettivi dell’associazione?
4.Manager, nata dal volere comune di Confindustria e Federmanager per sviluppare la managerialità, l’imprenditorialità e la cultura di impresa, ha voluto dotarsi di un proprio osservatorio per analizzare e interpretare al meglio le esigenze del sistema produttivo in tema di mercato, politiche attive del lavoro e competenze manageriali, attraverso la raccolta e lo scambio di informazioni. L’osservatorio di 4.Manager, con le proprie proposte e analisi, intende essere un punto di riferimento per il sistema delle imprese, dei manager e delle istituzioni, in grado di contribuire a risolvere il mismatch tra domanda e offerta di figure manageriali in campo industriale.
Su quali temi gli imprenditori chiedono maggiore supporto?
Si stanno aprendo grandi opportunità per le imprese che richiedono un cambiamento, che è prima di tutto culturale. Dobbiamo perciò accompagnare le Pmi in un percorso di crescita che le rafforzi sul mercato. La nuova sfida è quindi quella di accogliere e gestire il processo di cambiamento a tutto tondo, sia organizzativo che gestionale, avvalendosi di figure manageriali in grado di comprendere i trend di mercato, anticipare i nuovi fabbisogni e attuare modelli di governance innovativi. Questa esigenza è confermata anche dall’analisi dei dati che stiamo elaborando. Saranno vincenti le imprese che, con i propri manager sapranno giocare d’anticipo e cogliere le opportunità offerte dai processi di digitalizzazione.
Quali sfide vi attendono?
È stato un anno di intensa attività. Abbiamo avviato progetti e partnership con il sistema di Confindustria e Federmanager. Mi piace sottolineare due particolari iniziative: nei prossimi giorni sarà operativa la collaborazione con la Delegazione Confindustria presso l’Ue, per dare un respiro europeo a 4.Manager promuovendo il ricorso, da parte della Commissione europea, a manager italiani come esperti nei programmi e nei fondi comunitari. Questa azione è fondamentale anche per il rilancio del Sud, imprescindibile per lo sviluppo del nostro Paese, che ha bisogno di attrarre investimenti per competere in ambito comunitario. Stiamo inoltre dando attuazione all’accordo firmato il giugno scorso con Piccola Industria Confindustria e siamo molto soddisfatti della collaborazione avviata con il nostro osservatorio, in termini di supporto alla ricerca sui nuovi modelli di business.