
“Il punto di forza della nostra azienda è il fatto che l’attenzione allo stare bene delle nostre persone è diventato un vero e proprio sistema”. A raccontarlo è Nathalie Pollina che, non a caso, è la Chief Happiness Officer della sua impresa, la Copying di Caronno Pertusella, in provincia di Varese, specializzata in servizi di gestione documentale dal 1977 (nella foto in alto).
Affascinante il tema della ricerca della felicità e molto attuale nel dibattito contemporaneo. Tuttavia, potrebbe sembrare effimero, poco concreto e non applicabile ovunque. È proprio Pollina a sciogliere i dubbi con la testimonianza di Copying. “La nostra è un’azienda di 22 dipendenti, ma queste iniziative vengono realizzate anche in imprese molto grandi e multinazionali, consapevoli che prendersi cura dei propri dipendenti incide non solo sulla qualità della vita delle persone, ma anche sul fatturato. L’importante è che non siano iniziative estemporanee ma strutturate in un progetto”, chiarisce. “Proprio per questo il nostro percorso sarà misurato in una nuova iniziativa che si chiama I FIL good. L’acronimo di Felicità Interna Lorda già anticipa l’obiettivo di una survey per misurare il grado di soddisfazione in azienda per ragionare su riscontri periodici e concreti da parte del team”.

GLI UFFICI DI COPYING
Ma come si concretizza questo modello? “Da noi le buone pratiche sono all’ordine del giorno. L’idea, in realtà, è semplice – spiega l’imprenditrice –. Non si può essere felici in famiglia e nella vita se non si è felici anche sul luogo di lavoro ed è, inoltre, dimostrato che essere felici e motivati in assoluto renda più produttivi. È quello che ben si dice un circolo virtuoso. In concreto la felicità per noi è diventata strategica: l’obiettivo è rendere l’esperienza di ufficio una occasione di valore. I progetti che abbiamo messo in campo sono svariati. A partire dallo smartworking per i neo genitori fino ai tre anni del bambino, per arrivare ad attività che sulla carta possono sembrare solo giocose e, invece, fanno parte di un progetto continuativo di cura dei propri dipendenti. Si va dalla convenzione con produttori del territorio di frutta e verdura, perché i dipendenti possano ordinare la spesa direttamente in Copying e qui conservarla in frigoriferi ad hoc, fino alla organizzazione di attività pratiche, come il pilates o la ginnastica posturale in azienda o il gruppo della corsa o la messa a disposizione di biciclette per i dipendenti. L’obiettivo è lo stesso: non dover sottrarre il tempo di queste attività alla famiglia o allo spazio libero. Abbiamo poi lanciato l’iniziativa Teach your talent, che permette di condividere le passioni all’interno della nostra squadra: semplicemente chi ha un talento, lo insegna, che sia lo shiatsu o la fotografia. Certamente è la sensibilità dei vertici a dare la scintilla per l’avvio di percorsi come questo”.

MAURO VITIELLO
Non a caso l’ad di Copying, l’imprenditore Mauro Vitiello, vice presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, è anche l’ambassador del progetto PEOPLE – L’impresa di crescere insieme, di recente lanciato dall’associazione territoriale per promuovere iniziative a sostegno della genitorialità e della famiglia, in senso lato. Un progetto nato per mettere in rete e sensibilizzare le imprese e il territorio sui temi del welfare e della crescita demografica.
“Le imprese sono il primo luogo di realizzazione delle persone – spiega l’imprenditore –. Non sono solo luoghi di lavoro e produzione: sono delle vere e proprie comunità. Il welfare aziendale è uno strumento di competitività e attrazione di nuovi talenti nelle imprese e sul territorio. L’approccio innovativo del progetto dell’associazione è quello di mettere le persone al centro dello sviluppo e di fare leva sul benessere per aumentare la produttività, la crescita e la continuità operativa delle imprese”.
“Il punto di partenza per la progettazione è stata l’individuazione di aree di intervento precise, grazie al confronto con le aziende e l’ascolto delle loro necessità reali e concrete – sottolinea Vitiello –. Si va da specifiche iniziative per welfare e conciliazione vita e lavoro al team di esperti Univa, dal potenziamento degli strumenti di connettività a supporto dello smart working ai finanziamenti per le famiglie con percorsi specifici sviluppati insieme agli istituti di credito per sostenere la genitorialità anche a livello di risorse economiche, fino all’accessibilità ai servizi pubblici e alla formazione. Prioritaria poi l’attività continua di confronto con le imprese, a partire da una survey online, sempre aperta, per monitorare i bisogni e mappare le buone pratiche aziendali”.
Queste ultime diventano così esempi replicabili in altre aziende. Solo per fare qualche esempio, sul territorio varesino, si va dall’ideazione di borse di studio per merito destinate ai figli dei dipendenti alla partecipazione a progetti come il WHP Workplace Health Promotion (Airport Handling); dai congedi parentali legati all’attuale contesto, nel caso in cui i dipendenti decidano di prendersi cura ospitandoli di bambini ucraini, ai permessi integrativi per l’assistenza a familiari non autosufficienti (Sanofi Italia); alle iniziative mirate e concrete, come il supporto economico per i campi estivi del territorio per i figli dei dipendenti, alle iniziative finalizzate al risparmio di tempo, come servizio sartoria e farmacia in azienda o palestra in modalità ibrida (LATI); fino all’applicazione di strumenti particolarmente innovativi come i “break formativi” in azienda (Carl Zeiss).
Solo alcuni esempi di come le imprese siano già consapevoli del fatto che la crescita non sia solo risultato economico, ma sviluppo delle persone che fanno parte dell’azienda, nella loro individualità, con i propri nuclei familiari e come comunità di un territorio.