
Con l’impegno a rafforzare la cooperazione bilaterale tra Confindustria e Medef, si è concluso il terzo Forum Economico franco-italiano, che si è svolto a Roma il 10 e l’11 giugno.
Dopo due giorni dedicati ad approfondire i temi della doppia transizione verde e digitale, in presenza di imprenditori e rappresentanti istituzionali di alto livello, le due organizzazioni hanno sottoscritto una dichiarazione finale congiunta per ribadire l’impegno e la direzione comuni, sul fronte nazionale così come su quello europeo, su temi che spaziano dalle riforme strutturali agli incentivi all’occupazione, dalle regole della finanza al sostegno alla trasformazione digitale, fino alla tutela del mercato unico nell’ambito della transizione, con particolare attenzione ai dazi sul carbonio e alla riforma della fiscalità energetica in relazione all’Ets.
Gli imprenditori italiani e francesi si impegnano ad investire ed innovare, per continuare a garantire l’occupazione e preservare il sistema sociale, ma chiedono ai governi di lavorare più assiduamente per ripristinare un clima di fiducia per i cittadini e per le imprese, sia dal punto di vista economico che da quello sanitario, di portare avanti la sfida della doppia transizione verde e digitale attraverso un approccio legislativo proporzionato, basato su evidenze scientifiche e su solide analisi costi-benefici (in alto la firma dei presidenti delle due associazioni, Geoffroy Roux de Bèzieux e Carlo Bonomi).
I Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza costituiscono un’opportunità unica in questa direzione. Per questo, secondo Confindustria e Medef, è fondamentale puntare:
- sulle riforme strutturali, dalla Pubblica amministrazione alla giustizia fino ad arrivare al fisco e alla giustizia, evitando di aumentare gli oneri fiscali, amministrativi e normativi nel settore privato per non compromettere la ripresa;
- sulla dimensione sociale per promuovere l’occupazione
- sul finanziamento dell’economia, soprattutto delle Pmi, attraverso una riforma del Sistema di Basilea IV e di Solvency II (sui requisiti patrimoniali);
- su un quadro europeo degli aiuti di Stato flessibile e adeguato alle ambizioni dei PNRR.
Nel documento congiunto si sottolinea la necessità di continuare a sostenere i settori più vulnerabili, in attesa che la campagna vaccinale non consenta una piena ripresa delle attività, e di preservare l’integrità del mercato interno e il principio della libera circolazione, attraverso il Certificato Covid europeo e le green lanes per evitare che iniziative unilaterali non proporzionate creino distorsione e incertezza.
Gli imprenditori francesi e italiani sottolineano l’importanza di investimenti massicci nei settori chiave per fare in modo che l’Unione europea diminuisca la propria dipendenza strategica tecnologica diventando un player più autonomo nello scacchiere globale. In questo senso, gli IPCEI sono uno considerati uno strumento fondamentale per sviluppare progetti bilaterali nei settori delle infrastrutture, delle tecnologie digitali e dell’energia carbon free.
Confindustria e Medef rinnovano il sostegno ad una riforma del Wto e alla promozione di accordi di partenariato con il Regno Unito e con i paesi del Mediterraneo.
Le due organizzazioni hanno preso l’impegno ad intensificare il lavoro comune in vista del B20 di ottobre e del prossimo bilaterale, previsto a Parigi nell’autunno del 2022.
(Per la foto si ringrazia Renato Franceschin)