
Il 6 marzo all’Aurum di Pescara abbiamo celebrato gli 80 anni di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico sul territorio. Oltre 300 tra imprenditori, manager, rappresentanti delle istituzioni e degli organi di informazione sono intervenuti per celebrare ottant’anni di storia, di impegno e di crescita delle imprese del nostro territorio, tutti noi insieme con lo sguardo rivolto al futuro.
Si sente spesso dire che il mondo sta cambiando. Il mondo è già cambiato, e l’Abruzzo avrà né più e né meno le stesse sfide che dovranno affrontare tutte le regioni, tutto il Paese, ma, lasciatemi dire, la stessa Europa. Sfide, dunque, ineludibili per continuare ad essere protagonisti; pena un declino inesorabile.
Forte è il rischio di parlare più di quanto si faccia. Quali sono dunque i pilastri da attenzionare e sui quali dovranno poggiare le traiettorie di domani? Tecnologia e produttività; lavoro e cooperazione; infrastrutture.
La tecnologia ha un grosso problema. Non è statica, evolve e avanza, a dispetto delle opinioni e delle posizioni di rendita, soprattutto degli incumbent. Se una tecnologia si rivela vincente alla fine si afferma e i casi storici sono tanti. Penso alla Kodak, alla Nokia, a Blockbuster sostituiti da Instagram, Apple e Netflix, ma la lista sarebbe molto più lunga. Siamo davanti a trasformazioni che hanno già cambiato la società e le imprese devono essere pronte a cambiare rapidamente i propri modelli di business.
La prima cosa che balza agli occhi è il grado di adoption delle tecnologie, che impiegano sempre meno tempo a raggiungere la massa critica degli utilizzatori e che, quindi, costringono le aziende a tempi di reazione quasi immediati. Il successo delle imprese, dunque, dipende fortemente – per non dire soprattutto – dall’innovazione tecnologica alla quale affiancare l’innovazione di pensiero. E per innovarci anche nel pensiero, dobbiamo essere però disposti ad imparare, disimparare e poi, di nuovo, ad imparare.
In questo scenario l’Abruzzo dovrà interpretare al meglio il significato della parola cooperazione, perché sarà un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile e inclusivo della Regione. Penso alla collaborazione tra attori pubblici, privati, istituzioni università, associazioni. Auspico anche un rapporto responsabile della politica, che, in modalità bipartisan, dovrà unirsi intorno a questa visione che non è la mia, non è la nostra, ma quella che ci impone la situazione attuale.
L’ENERGIA DEL PRESENTE

EMANUELE ORSINI E SILVANO PAGLIUCA
Negli ultimi dieci anni Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ha vissuto un periodo di trasformazione e innovazione. Nel 2014 la fusione tra le associazioni di Chieti e Pescara ha portato alla nascita di Confindustria Chieti Pescara, migliorando l’efficienza dei servizi e riducendo i costi. Questo modello è stato replicato in altre fusioni, come quella della Camera di Commercio Chieti Pescara e delle scuole edili di Chieti e Pescara.
L’ultima fusione con Confindustria Teramo ha creato Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, rendendola la terza associazione del Mezzogiorno. Questa fusione mira a rafforzare la rappresentanza delle imprese abruzzesi sui mercati internazionali, attraverso una rappresentanza forte e autorevole che sappia fondere identità e valori associativi.
Lo sforzo di questi anni va nella direzione giusta, potenziando servizi specialistici e sviluppando una rappresentanza coinvolta sui grandi temi della regione e del Paese. Con questa fusione sono stati abbattuti i campanili, dimostrando la capacità di inclusione con l’unico scopo di aumentare la rappresentatività e il peso specifico dell’associazione.
Il potere dell’Intelligenza artificiale e delle tecnologie avanzate è attualmente concentrato in poche grandi aziende tecnologiche (Big Tech), principalmente localizzate negli Stati Uniti e in Cina. Un vero e proprio G2 della tecnologia. L’Europa, sebbene leader nelle regolamentazioni tecnologiche, deve colmare il divario di conoscenze per evitare di essere dipendente da queste potenze.
Ma l’Intelligenza artificiale sta trasformando anche il mercato del lavoro, con un aumento della domanda di competenze. È essenziale promuovere la cooperazione tra attori pubblici, privati e istituzioni per sostenere lo sviluppo sostenibile e inclusivo della regione. In Abruzzo è vitale creare un ecosistema di innovazioni attraverso modelli di open innovation come C.Next, che supporta le imprese nella digitalizzazione, nel trasferimento tecnologico e nella crescita internazionale.
La trasformazione digitale richiede un cambiamento profondo nella governance e nella gestione delle risorse umane, con un focus sulla formazione continua e sull’adattamento ai nuovi modelli di business.
LA QUESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE
La connettività è cruciale per lo sviluppo economico. Investimenti in infrastrutture fisiche e digitali possono ridurre i costi logistici e migliorare la competitività delle imprese abruzzesi. Progetti come la tratta ferroviaria Roma-Pescara e il potenziamento dei porti di Ortona e Vasto sono fondamentali per il futuro della regione. È necessario connettere le regioni Marche, Abruzzo e Molise alla dorsale dell’alta velocità per agganciarsi alle Reti TenT europee.
La posizione geografica di Lazio e Abruzzo è particolarmente favorevole agli obiettivi di sviluppo dei trasporti intermodali tra la penisola Iberica e l’area balcanica, l’Est Europa e il Medio Oriente. La Zes (Zona Economica Speciale) e i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresentano opportunità significative per migliorare l’attrattività e la competitività della regione.
VERSO IL FUTURO
Il percorso intrapreso da Confindustria Abruzzo Medio Adriatico rappresenta un esempio di resilienza e sviluppo. È fondamentale continuare a sostenere queste dinamiche con politiche mirate, investimenti strategici e una visione di lungo periodo che sappia coniugare crescita economica e coesione sociale. L’orgoglio per il passato e l’impegno per il futuro devono guidare le azioni degli imprenditori abruzzesi per affrontare le sfide globali e locali. La capacità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici, di promuovere la cooperazione e di investire nelle infrastrutture sarà determinante per il successo della regione nei prossimi decenni.
Buon 80° anniversario a tutti noi!
(L’articolo è un estratto della relazione pronunciata in occasione della cerimonia)
Per rivedere il video istituzionale per gli 80 anni di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico: https://youtu.be/WvevcXuTHUo
Per rivedere il video sulla storia dei presidenti di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico: https://youtu.be/Ttd6XU4dy4k

UN MOMENTO DELLA CERIMONIA