In questi ultimi due anni abbiamo imparato a convivere con un’emergenza imprevedibile che ha investito le vite, i rapporti sociali, l’economia.
L’attuale situazione di pandemia legata al Covid ha mostrato la vulnerabilità del nostro sistema socio-economico, moltiplicando le distanze sociali e amplificando le disuguaglianze. Fortunatamente possiamo già registrare segnali robusti di ripresa economica, che però da sola non basterà a risolvere i problemi relativi a tali disuguaglianze che segnano il nostro Paese e ne condizionano lo sviluppo. Davanti a noi abbiamo la grande sfida imposta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: obiettivi, investimenti e riforme.
Il ruolo delle imprese, in questo momento, è più che mai fondamentale: sostenibilità, ruolo sociale degli imprenditori, responsabilità – che significa attenzione alle persone, ai rapporti con la comunità, solidarietà – sono gli asset di crescita e sviluppo sui quali va puntata l’attenzione.
E sono questi i temi che caratterizzano la mission di Anima fin dalla sua nascita, nel 2001. A venti anni dalla sua costituzione, l’associazione rappresenta oggi un punto di riferimento importante nel panorama nazionale delle associazioni impegnate nella promozione della cultura della responsabilità sociale d’impresa (Corporate social responsibility, Csr).
Una squadra che con grande competenza e lungimiranza ha saputo cogliere da subito le potenzialità della sostenibilità, riconosciuta oggi, a tutti gli effetti, come uno dei pilastri e delle leve di competitività per la rinascita del nostro Paese. Un network che si avvale di un Advisory board di professionisti della Csr e che si caratterizza per un’ampia rappresentanza femminile che da sempre è l’elemento distintivo dell’associazione.
Ora i nostri prossimi obiettivi saranno avvicinare sempre più le Pmi ai temi della sostenibilità, attraverso la formazione sui temi dell’economia circolare, finanza sostenibile, rendicontazione ed empowerment femminile. Tutto questo grazie a una collaborazione sempre più ampia con Unindustria, nell’ambito della quale Anima è nata e svolge da sempre la propria attività culturale di sensibilizzazione e accompagnamento alle imprese del territorio.
Insieme al ventennale dell’associazione quest’anno festeggiamo anche il ventennale del Premio Anima, il nostro appuntamento annuale che ha lo scopo di valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo dell’arte e della cultura alla crescita di una coscienza etica e sensibilizzare imprese e opinione pubblica sui temi legati alla sostenibilità. Anima infatti dedica da sempre grande attenzione al rapporto tra impresa e cultura, sollecitando imprenditori e imprese a investire nella cultura del sociale come reale pratica di responsabilità e opportunità di crescita per l’impresa stessa e la collettività.
La XX edizione del Premio Anima si terrà il prossimo 11 ottobre, sulla Terrazza Caffarelli, alle 18, in forma strettamente riservata ai protagonisti della manifestazione (causa restrizioni dovute alla pandemia). Le categorie del premio saranno: cinema, fotografia, giornalismo, letteratura, teatro e premio speciale.
Come ogni anno dedicheremo la serata a temi di attualità. Inclusione sociale, multiculturalità, immigrazione, infanzia, periferie e luoghi dell’emarginazione, diverse forme di libertà e pandemia sono solo alcuni dei filoni affrontati nelle scorse edizioni, con il contributo di professionisti e artisti che nelle rispettive categorie hanno saputo distinguersi per il valore dei contenuti e la forza comunicativa del messaggio.
I temi cruciali di quest’anno saranno: cambiamento climatico, parità di diritti, future generazioni. Parole che rimandano a scenari differenti, ma che possiamo riunire sotto l’unico tema dell’attenzione alle fragilità: la fragilità dell’ecosistema naturale in cui viviamo, sempre più minacciato dai cambiamenti climatici; la fragilità della tenuta dei nostri sistemi socio-economici, anch’essi minacciati dall’acuirsi delle disuguaglianze dovute alla pandemia, e la fragilità delle promesse che rivolgiamo alle future generazioni, su cui graveranno le conseguenze delle scelte politiche ed economiche da compiere nell’attuare i piani di ripresa e resilienza.
Un’edizione speciale, quindi, non solo perché celebra venti anni di attività e impegno sui temi della sostenibilità, ma anche perché sarà un momento in cui passato, presente e futuro dialogheranno per riflettere insieme sul percorso da intraprendere, concretizzando le sfide poste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sfide fondamentali per il rilancio di un’economia che sappia conciliare benessere socio-ambientale con i temi dello sviluppo e della competitività.
(L’autrice è anche vice presidente di Unindustria con delega al Centro Studi)