Le associazioni di Confindustria hanno tempo fino al 30 settembre per mettere a punto la candidatura perfetta per conquistare lo scettro di Capitale della cultura d’impresa 2023. Il titolo consente loro di arricchire la programmazione annuale con un piano di attività focalizzate sulle imprese e sul loro rapporto evolutivo con la società.
È un’occasione in più per le associazioni, di territorio e di categoria, per accendere tanti momenti di dibattito e di riflessione con cui fare cultura d’impresa, in equilibrio tra la valorizzazione della memoria storica-identitaria e lo slancio verso i nuovi paradigmi di sviluppo.
L’iniziativa nasce con la volontà di valorizzare le identità territoriali che, nel nostro Paese, sono spesso il risultato di un intreccio profondo tra manifattura e cultura, assi portanti di una crescita a vocazione culturale e imprenditoriale. È la storia di molti distretti urbani, noti e meno noti, che si vuole tirar fuor e sulla quale si vogliono accendere i riflettori nazionali, soprattutto negli appuntamenti in calendario che coinvolgono il vertice di Confindustria.
Il progetto ha lo scopo anche di stimolare il dialogo. Sono benvenute, infatti, le candidature composte a più mani tra le associazioni, come la Capitale della cultura d’impresa attuale, che è il frutto di un pensiero e di un lavoro condiviso tra Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia Rovigo (nella foto in alto, la città di Treviso). Ma non solo, il progetto serve anche a rafforzare le relazioni locali in essere (con fondazioni, enti locali, scuole e università e tanto altro) e stringerle in veri e propri partenariati. Un valore di network che resterà poi sul territorio anche a conclusione di questo anno speciale.
Sulla base delle edizioni precedenti si è constatato, infatti, che le candidature maggiormente apprezzate dalla commissione di valutazione sono quelle che dimostrano di avere un’idea progettuale chiara, quelle in cui c’è una solida rete di partnership con cui elaborare il programma di attività e in cui è stata ottenuta una certa disponibilità da parte degli sponsor per condividere i costi di realizzazione.
Il progetto ha una piena identificazione grafica: gode di un marchio appositamente realizzato, che accompagnerà l’intera comunicazione dedicata, sia online che cartacea, nonché una targa che passa “di mano in mano” tra le associazioni vincenti. Dulcis in fundo, la Capitale della cultura d’impresa si avvale del patrocinio del ministero della Cultura, contribuendo a fare un passo in più nel dialogo pubblico-privato in campo culturale e creativo.
Per maggiori informazioni visitare il sito Confindustria oppure contattare Silvia Matranga: telefono 06 – 5903419, email [email protected].