VIAGGIO NEI TERRITORI DEL SISMA
Le Pmi creano occupazione e valore per le comunità in cui operano. Se le imprese lavorano, le famiglie lavorano e le comunità possono continuare a vivere e a svilupparsi. Proprio per questo le aziende che operano in zone difficili, colpite da catastrofi naturali, vanno sostenute ed aiutate. Mantenere la continuità produttiva nei territori terremotati equivale a continuare ad irrigare un fiore nel deserto.
Proprio questo è il senso della visita che il presidente Piccola Industria Confindustria Carlo Robiglio, con il vice presidente Diego Mingarelli, accompagnati da Gerardo Iamunno, presidente della Piccola Industria di Unindustria, e da Francesco Fuggetta, presidente della PI di Rieti, ha fatto lo scorso 4 ottobre sul cratere del sisma nella provincia di Rieti. È stata un’occasione per incontrare e confrontarsi con le istituzioni locali come il sindaco di Cittareale Francesco Nelli, per fare il punto sulle criticità che persistono nell’ambito delle attività legate alla ricostruzione post sisma.
Dopo una visita alla nuova scuola elementare di Cittareale e la consegna di libri per l’infanzia ai piccoli alunni, il percorso ha toccato tre aziende del territorio: il Birrificio Alta Quota, il Salumificio Sa.No. di Accumoli e il Caseificio F.lli Petrucci di Amatrice. Queste imprese non hanno mai fermato la produzione anche nei giorni più bui, diventando punti di riferimento imprescindibili per la loro comunità.
Iamunno nel corso della visita ha sottolineato che “le Pmi locali e i loro imprenditori si sono fin da subito rimboccati le maniche con senso di abnegazione tenendo aperte le loro aziende e, in certi casi, aumendando il numero dei posti di lavoro”. Proprio per questo Robiglio ha ricordato come “queste aziende abbiano dimostrato una certa dose di eroismo e un enorme senso di responsabilità nei confronti del territorio che ha permesso loro di fare impresa”. La continua vicinanza al territorio da parte del sistema Confindustria è stata sottolineata anche dal presidente Piccola Industria di Rieti Francesco Fuggetta, perchè la presenza delle imprese “è fondamentale per attrarre nuovi investimenti e contribuire così alla competitività e allo sviluppo della Regione“. Il Salumificio Sa.No è il produttore più rappresentativo del prosciutto amatriciano e produce anche il guanciale, ingrediente alla base della famosa pasta all’amatriciana, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali prodotto tipico tradizionale laziale. Il Caseificio storico dei fratelli Petrucci è situato all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e porta avanti una tradizione famigliare con un lavoro che rispetta sia le esperienze antiche, sia le moderne esigenze e rientra nel progetto di sviluppo di una alimentazione genuina, oggi più che mai auspicabile. Il Birrificio Alta Quota, nato come laboratorio sperimentale nei locali di una vecchia scuola elementare, è una piccola realtà artigianale che in breve tempo è riuscita a portare le sue birre alla ribalta nazionale riscuotendo il gradimento del pubblico laziale e del resto d’Italia. Nel 2013 ha inaugurato il più grande impianto dell’area artigianale di Cittareale.
Queste sono le storie che vogliamo raccontare: storie di chi sa resistere, guardare al futuro, gli esempi positivi di chi sa creare, di chi ha ingegno e perseveranza. I campioni della resilienza, che hanno investito e investono ogni in prevenzione, responsabilità sociale e sostenibilità.
UN AWARD AL PGE
Piccola Industria è stata premiata con l’”Award Programma Gestione Emergenze” in occasione del RemtechExpo 2018, evento internazionale specializzato su bonifiche, rischi ambientali, sicurezza e rigenerazione del territorio, che si è svolto a Ferrara lo scorso settembre. “Questo riconoscimento – secondo il vice presidente Piccola Industria Diego Mingarelli che ha ritirato il premio – rappresenta un’ulteriore conferma del nostro impegno per la tutela e il benessere delle imprese e del territorio. Il PGE non ha mai smesso di lavorare e continua ad essere attivo per promuovere una vera e propria cultura della resilienza”. “Siamo orgogliosi di ricevere questo premio – ha sottolineato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia – e soprattutto che sia stato consegnato proprio a Diego Mingarelli, che insieme a Roberto Cardinali, responsabile del nostro progetto nazionale, è stato uno dei protagonisti del PGE, nel quale leggiamo molti messaggi: la volontà di collaborazione pubblico-privato, senza dogmi e senza ideologie, il grande senso e spirito di comunità, a cui si aggiunge – in un Paese complesso come il nostro – l’idea di una comunità competente.
Infine la resilienza: l’impegno continuo per passare dal resistere al reagire, dall’emergenza alla prevenzione”.