Quattordici tappe, diciannove regioni e più di trecento imprenditori coinvolti, in gran parte con cariche associative. Questi i numeri del tour di ascolto che il presidente Carlo Robiglio ha organizzato sui territori, da maggio a ottobre, per confrontarsi e ricevere proposte da tutti gli imprenditori che fanno parte di Piccola Industria.
Un approccio diretto, informale, finalizzato a rafforzare le basi di una partecipazione che, nelle parole del presidente, deve essere corale, tanto sul territorio quanto a livello centrale. Messaggio che in ogni incontro è stato sintetizzato con il claim “Noi siamo Confindustria”, richiamo quindi alla comunità, alla partecipazione e all’impegno di tutti, un’esortazione ad ogni imprenditore associato perché sia parte attiva della confederazione. Momenti di incontro in cui, oltre alla passione, è emersa la grande capacità progettuale di Piccola Industria, che in ogni territorio, partendo dalle esigenze delle imprese e dallo stimolo degli imprenditori, realizza iniziative e progetti finalizzati a supportare la crescita del sistema produttivo e a sostenere le imprese più in difficoltà. In tutti gli incontri è stata sottolineata l’importanza del ruolo sociale dell’impresa, quale driver di sviluppo per il proprio territorio e la comunità in cui è inserita. La sostenibilità, declinata nelle sue accezioni “sociale”, “economica” e “ambientale”, diviene quindi un proposito concreto, operativo, che tiene conto dell’equilibrio con cui l’impresa si muove, continuando a promuoverne un approccio omnicomprensivo da parte della politica e degli stakeholder. Un’operazione di sensibilizzazione che deve essere uno dei compiti di un grande corpo intermedio, costante monito a non sacrificare nessuno di questi tre pilastri sull’altare di uno solo.
Il carattere trasversale di questa componente del sistema Confindustria si è esplicitato nella varietà delle proposte ricevute, che abbracciano a 360 gradi la vita aziendale: dalla formazione al credito, dall’energia al welfare, passando per infrastrutture, semplificazione, innovazione, industria 4.0, internazionalizzazione, resilienza, fisco, semplificazione, economia del mare. Tutti temi che sono emersi in taluni casi anche come criticità, ma che soprattutto sono declinati in proposte, idee, contributi, successi e best practice, in un dinamismo che non si limita ad indicare la direzione ma, spesso, costruisce la strada che le imprese possono percorrere per arrivare all’obiettivo.
Un grande patrimonio che deve essere messo a sistema, comunicato efficacemente e valorizzato: la prima occasione è proprio il Forum Piccola Industria “Pmi e persone al centro: cultura d’impresa per la crescita” del 1 dicembre a Bologna.
L’evento è infatti preceduto da un incontro a porte chiuse del Consiglio Centrale allargato di Piccola Industria, in cui vi sarà occasione per uno scambio di idee, per stimolare contaminazione, condivisione e possibili sinergie.
Parallelamente il sito web di Confindustria, nella sezione di Piccola Industria, sarà uno spazio dinamico di raccolta e promozione, catalogo che potrà essere incentivo ma anche orgoglio per ogni imprenditore di Confindustria, che quotidianamente mette il suo tempo e impegno a servizio dei colleghi e del Paese.
Il Presidente Carlo Robiglio, da maggio a ottobre, ha organizzato un tour per accogliere le proposte di Piccola Industria sui territori in vista del forum di Bologna