
Gianluigi Viscardi ha tre “credo” imprescindibili: l’open innovation, la conoscenza, il know-how. In una parola, una filosofia di conoscenza e di innovazione che non si deve fermare all’interno dell’azienda, ma deve uscire fuori, perché è fondamentale costruire sinergie, creando e condividendo know-how, esperienze e tecnologie con realtà anche diverse tra loro, complementari se non addirittura concorrenti. “È indispensabile aggregare – sottolinea lo stesso Viscardi – per generare vantaggi competitivi e contribuire a fare, appunto, open innovation”.
Apertura e condivisione sono proprio le parole chiave alla base della storia di Cosberg, di cui Viscardi è presidente. La Costruzioni Bergamasche infatti, azienda leader nel settore meccatronico, non nasce da una tradizione famigliare, ma “dall’entusiasmo, dalla voglia di creare e progettare”, che Gianluigi ha condiviso con i fratelli Antonio ed Ermanno, e che oggi ha già basi solide per il cambio generazionale “abbiamo inserito – ci spiega Viscardi – alcuni dei nostri figli in Cosberg, impostando la gestione aziendale in modo più manageriale”.
Condivisione, che torna come leitmotiv per spiegare il successo dell’impresa: “nel corso degli anni”, racconta “mi sono stati di grande aiuto alcuni clienti che ancora oggi sono utilizzatori delle nostre macchine. Credendo in me e fidandosi delle scelte che andavo loro presentando, mi hanno permesso di crescere e di sperimentare soluzioni innovative che poi si sono rivelate vincenti”. Ma non basta.
Per Viscardi ciò che è essenziale e che non va assolutamente dimenticato sono i collaboratori: “la presenza in Cosberg di uno staff preparato e fedele che mi ha aiutato a realizzare questo progetto imprenditoriale. Come ripeto spesso, il vero valore di un’azienda non sono i suoi capannoni o le sue attrezzature, ma il capitale umano, che, seppur intangibile, dobbiamo imparare a valorizzare”.
Oltre a questi punti fermi, sono fondamentali per lo sviluppo e la competitività dell’azienda anche l’internazionalizzazione, la ricerca e l’innovazione, l’esplorazione di nuove collaborazioni e partnership, sia in Italia che all’estero. Tutti fattori in cui Viscardi crede, “prova ne è il fatto che ogni giorno ci mettiamo in discussione, aprendoci a nuovi mercati come a nuove soluzioni tecniche. Spingo molto su questi elementi anche a livello associativo: del resto le esperienze vissute sul campo valgono più di molte parole”.
Così Cosberg, da piccolo ufficio di engineering nato a Madone nel 1983 e poi spostatosi in via definitiva, dopo soli due anni, a Terno d’Isola, è diventata una realtà di respiro internazionale con un fatturato che proviene per più del 50% dall’esportazione di prodotti in tutto il mondo. Il raggiungimento dell’eccellenza e il continuo superamento dei vincoli tecnologici può avvenire esclusivamente attraverso un infaticabile processo di studio e sviluppo. Per questo motivo Viscardi ci tiene a sottolineare che la sua azienda “investe ogni anno più del 10% del suo fatturato in innovazione a 360°”.
Oltre agli investimenti in ricerca e innovazione e la forte spinta verso l’internazionalizzazione, però, l’azienda bergamasca punta a collaborazione i partnership, “non si deve inventare ciò che già esiste sul mercato, ma ricercarlo e industrializzarlo per le nostre necessità tecnologiche”. Perciò, nota Viscardi, “all’inizio degli anni ’90 abbiamo intrapreso collaborazioni molto proficue con alcune aziende giapponesi”. Collaborazioni “che ancora oggi continuano con successo, garantendoci un notevole vantaggio competitivo”. Questo ha fatto dell’azienda un esempio di alta concentrazione di know-how tecnico, “cosa che negli anni ci ha indotto a ripensare la gestione della conoscenza, asset fondamentale, in modo da valorizzarla al meglio, classificandola e rendendola più facilmente usufruibile per lo sviluppo di ulteriore innovazione”. La partnership stretta con la società Sanki Ltd di Nagoya ha infatti assicurato a Cosberg il diritto in esclusiva di produzione, utilizzo e vendita delle basi elettrorisonanti-piezo elettriche in Europa, America Latina, Africa e Medio Oriente.
Una collaborazione che non si limita allo scambio commerciale, ma che punta soprattutto a consolidare la crescita del patrimonio di competenze, di idee e di creatività di Cosberg e Sanki rispettivamente nel mondo Occidentale e in quello Orientale.
Tuttavia, Cosberg non guarda solo oltreconfine per la definizione di partnership di rilievo. In Italia collabora con altre due aziende che eccellono nella creazione di sistemi di automazione industriale, Cosvic ed Automac, all’interno del Comitato Gruppo Cosberg. Lo scopo è quello di conquistare una posizione di market leader a livello internazionale nella progettazione e nello sviluppo di nuove tecnologie per l’assemblaggio industriale attraverso la condivisione delle competenze specifiche di ognuna delle tre aziende e grazie alla centralizzazione dell’area commerciale e all’unificazione della rete di vendita.
I frutti più evidenti di questo spirito innovativo sono la soddisfazione del cliente, gli oltre 15 brevetti depositati, ma anche alcuni riconoscimenti, come il premio Imprese per l’Innovazione, ricevuto nel 2012 “come esempio di azienda all’avanguardia sia per le sue soluzioni meccatroniche, ma soprattutto per la sua gestione aziendale”.
Un’ultima cosa che Viscardi tiene a sottolineare: “Vorrei ribadire la motivazione per la quale siamo stati premiati: un innovativo modello aziendale basato sullo sviluppo e la valorizzazione della conoscenza globale, sia tecnica che gestionale, punto di partenza e di arrivo per tutte le iniziative di innovazione”.