
Se ad unire le forze sono Confindustria Assafrica&Mediterraneo e quattro associazioni territoriali del calibro di Assolombarda, Assindustria Venetocentro, Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Firenze non c’è da dubitare delle intenzioni e della qualità dell’offerta. Se poi aggiungiamo che i promotori sono il Ministero degli Affari Esteri insieme all’Agenzia Ice con la collaborazione di Sace Simest (galassia CdP) allora possiamo essere certi che il nuovo progetto appena lanciato, “Africa Business Lab”, al via a marzo, ha tutti i numeri per richiamare l’interesse degli imprenditori.
I promotori spiegano che si tratta di un percorso di formazione ed accompagnamento integrato e gratuito dedicato alle piccole e medie imprese italiane che vogliono conoscere meglio le opportunità offerte dal continente africano – con i suoi 1,2 miliardi di abitanti che raddoppieranno entro il 2050, è il mercato del futuro prossimo –, soprattutto in alcuni settori chiave per il Made in Italy quali agribusiness, infrastrutture/costruzioni, moda ed energia, ma che non possiedono risorse e tempi sufficienti per muoversi in autonomia senza correre troppi rischi.
L’obiettivo generale è proporre agli imprenditori un percorso di alfabetizzazione sull’immagine aggiornata dell’Africa, che sia al passo con i trend economici e sociali attuali, dall’incremento demografico all’urbanizzazione, agli accordi di integrazione regionale.
Tre le parole chiave del progetto: conoscenza dei fattori strategici, socioculturali e gestionali e modalità di accesso ad alcuni settori/mercati target; connessione ad una rete di contatti mirati ed affidabili sia a livello istituzionale che del settore privato; costruzione di forme di partenariato commerciale, tecnologico e industriale con imprese africane in un’ottica win-win.
Il percorso, che si svilupperà in due fasi – a marzo-aprile la formazione in aula e a maggio-giugno il coaching – e coinvolgerà non meno di 100 aziende italiane, fornirà gli strumenti di conoscenza ed operativi necessari per affrontare un mercato complesso come quello africano con maggiore consapevolezza e preparazione, con una strategia di internazionalizzazione strutturata e su alcuni mercati target dell’Africa dell’est, dell’ovest e australe ritenuti strategici per ciascun settore, anche per la presenza significativa del Sistema Italia (Ministero, Agenzia cooperazione allo sviluppo, Agenzia Ice, Sace Simest).
A partire dall’11 marzo l’iniziativa farà tappa a Bologna, Milano, Padova e Firenze – territori che esprimono una maggiore vocazione di imprese nei settori target – con la fase d’aula, un primo modulo formativo/informativo di lancio dal titolo “Perché Africa, perché esserci”, aperto ad una platea più ampia di imprenditori. Poi ciascuna azienda potrà scegliere il percorso settoriale di interesse tra agribusiness (Bologna), energia (Milano), infrastrutture/costruzioni (Padova) e moda (tessile, abbigliamento e pelletteria, Firenze). I moduli formativi saranno guidati da docenti/esperti di Agenzia Ice e Sistema Italia.
Alla fase d’aula seguirà il coaching: alcune selezionate aziende partecipanti saranno affiancate nella definizione della propria strategia di internazionalizzazione su uno dei mercati target, anche in vista di successive azioni promozionali di Agenzia Ice, comprese missioni di business scouting di aziende italiane in Africa e programmi di twinning tra imprese africane/italiane.