Accelerare il progresso riducendo allo stesso tempo i costi, nel settore dell’Aerospace europeo a carico delle Pmi. Con questo obiettivo primario, da due anni il DAC (Distretto aerospaziale della Campania) sta coordinando il programma EACP-EuroSME, che, forte del sostegno dell’Unione europea, si prefigge di creare un flusso di progetti aerospaziali di investimento interregionale pronti per ottenere finanziamenti pubblici o privati.
Con il programma EuroSME è stato possibile coinvolgere più di 300 Pmi, 46 distretti, 6 regioni europee, oltre a 20 centri tecnologici e parchi scientifici di paesi che rientrano nell’area del programma Cosme dell’Ue. Collaborazione su larga scala, che ha fino adesso generato iniziative per 50 milioni di euro, necessaria per dare vita a nuovi business e affacciarsi su mercati sinora inesplorati con l’aiuto di quei progetti innovativi diventati ancora più decisivi al tempo del Covid-19 (nella foto di copertina il rendering di un progetto, ndr).
L’EuroSME, progetto che si concluderà alla fine di settembre, è stato attivato in collaborazione con altri cinque distretti europei: l’Hamburg Aviation (Germania), il distretto aerospaziale della Moravia (Repubblica Ceca), quello per le Tecnologie per l’osservazione della terra e i rischi naturali (Tern, Basilicata), l’Aerospace Valley (Francia) e il Northwest Aerospace Alliance (Regno Unito).
“Sulle aree di comune interesse e maggiore priorità, Aircraft of the Future, Industry 4.0, UAV e Observation Technologies, i sei cluster hanno definito una strategia comune – spiega il presidente del Dac Luigi Carrino -. Noi abbiamo contribuito a stimolare le Pmi a identificare strategie e progetti propri, tali insomma da essere portati avanti attraverso partnership che potevano anche prescindere dall’immediata disponibilità di finanziamenti. Con questo processo abbiamo così realizzato una “pipeline”, ovvero un flusso continuo di progetti in maturazione, la cui gestione passerà, una volta finito EuroSME, all’European Aerospace Cluster Partnership (EACP) che può contare su 45 cluster di 18 paesi europei, in rappresentanza di più di 5mila Pmi aerospaziali e 500 organizzazioni di ricerca”, chiarisce Carrino.