Il 21 marzo 2018, a Kigali, 44 Paesi africani hanno firmato l’Accordo per la creazione di un’Area di libero scambio continentale, subordinandone l’entrata in vigore alla ratifica di 22 Paesi. Dopo solo 14 mesi il Gambia, ventiduesimo Stato africano a ratificare l’accordo, ha dato il 30 maggio 2019 l’avvio a quella che potrebbe essere la grande partita dell’Africa con la Storia.
Che si faccia il tifo per l’Africa o che invece si resti perplessi di fronte all’eventualità che il Continente africano faccia da apripista in nuovi percorsi globali, resta però il fatto che si stanno moltiplicando i segnali che l’Africa sta cambiando.
Ne è prova l’Eastern Africa Business Forum in programma a Roma l’11 e 12 giugno 2019 presso la sede di Confindustria nazionale, organizzato da Confindustria Assafrica & Mediterraneo, dallo Studio legale Pavia e Ansaldo e da Unido ITPO Italy con l’obiettivo di promuovere le opportunità di business delle imprese italiane nei 10 Paesi dell’Africa orientale, concentrandosi su agroalimentare, trattamento di energia e rifiuti, moda e farmaceutico.
Una sorta di Country presentation multipla, in cui le Ambasciate in Italia di dieci Paesi dell’Africa Orientale ( Burundi, Comore, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Tanzania, e Uganda) hanno messo da parte le proprie storie di confini per puntare, per la prima volta insieme, sull’industria italiana e sul Made In al cento per cento.
Un appuntamento che ha in sé anche il DNA della Zona di libero scambio africana e la capacità di aggregazione da parte di Paesi disomogenei, anche per popolazione, che va dai circa 100 milioni dell’Etiopia a quella ridotta delle Isole Comore. Ma che tutti assieme rappresentano 300 milioni di persone e l’Africa orientale, la regione in più rapida crescita del Continente nell’ultimo decennio, che ha registrato un forte aumento degli investimenti diretti esteri. E ciò con risultati migliori rispetto ad altre regioni limitrofe, attirando il 30% degli IDE complessivi del Continente, grazie anche ad una maggiore stabilizzazione, processo tuttora in corso.
In Confindustria Assafrica & Mediterraneo chiamiamo tutto questo “#Africacambia”. E non solo sui social media.
In un periodo di protezionismi nazionali rinascenti l’Africa si sta organizzando e sta trovando un suo percorso di crescita e sviluppo