Vincenzo Boccia, past president di Piccola Industria, è il presidente designato a succedere a Giorgio Squinzi. Salernitano, classe 1964, sposato, due figlie ha ottenuto 9 voti in più rispetto all’altro candidato, il bolognese Alberto Vacchi che, uscendo dal Consiglio Generale dello scorso 31 marzo che ha votato per la designazione, ha commentato: “Il minimo scarto con Boccia è testimonianza di una Confindustria che ha due posizioni diverse. Ora la priorità è identificare una squadra molto forte, perché le sfide del prossimo futuro non saranno banali”. “Le complessità che abbiamo di fronte non ci permettono il lusso di litigare – gli ha fatto eco Boccia – questa Confindustria riuscirà a costruire un percorso di evoluzione, continuità e cambiamento, dando l’esempio di come si fa sistema. È necessario aprire una nuova stagione di corresponsabilità e impegno”.
Centralità dell’industria, come principale antidoto alla stagnazione, e ossessione per la crescita del paese e delle imprese: queste le parole chiave del programma del neo designato presidente che il prossimo 28 aprile tornerà in Consiglio Generale per presentare la sua squadra.
Laureato in Economia e Commercio, Vincenzo Boccia è amministratore delegato della Arti Grafiche Boccia, azienda di famiglia che opera nel settore grafico da oltre 50 anni. Nata grazie all’intuizione del padre, Orazio Boccia, oggi l’impresa conta 160 dipendenti e ha un fatturato di oltre 40 milioni di euro per un terzo realizzato all’estero.
emergere le imprese più innovative (70%).
Questi risultati rafforzano il convincimento che sia fondamentale concentrare l’attenzione su quelle persone speciali che sono gli imprenditori. Mettendole al centro della strategia di rilancio del Paese, infoltendone la schiera e diffondendo tra loro quella cultura d’impresa che in molte realtà aziendali si è rivelata vincente. Con vantaggio loro e per il bene dell’Italia intera.