
“Definire una proposta organica per il futuro della nostra regione e per la nostra vita associativa”. Con questo obiettivo Angelo Camilli, presidente di Unindustria, chiama a raccolta gli imprenditori del Lazio invitandoli a partecipare alle Assise Generali, che si terranno il 22 febbraio, dalle 15:30 alle 17:30, presso la sede romana dell’associazione, offrendo la possibilità di collegarsi in videoconferenza a chi non potesse raggiungere la sede.
L’iniziativa nasce dalla volontà di fare il punto sulla situazione economica della regione. Il futuro – come spiega Camilli nella sua lettera di invito – si presenta denso di aspettative, si pensi ad esempio ai progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma anche caratterizzato da alcune incertezze, come quelle legate al rincaro del costo di energia, materie prime e trasporti. Per questo, secondo Camilli, è importante stimolare la base associativa a formulare proposte e idee.
Operativamente gli associati sono invitati a registrarsi entro il prossimo 14 febbraio. A seguire riceveranno un documento di lavoro sul quale potranno esprimere – entro la mattina del 21 febbraio – le proprie riflessioni scegliendo, in ordine di interesse, due fra i cinque temi individuati per il dibattito. Gli argomenti sono:
- la nostra Associazione tra analogico e digitale;
- l’impresa del futuro tra sostenibilità, finanza e transizione (ambientale, energetica e digitale);
- il mondo del lavoro e i luoghi della produzione che cambiano;
- la politica per lo sviluppo del territorio tra infrastrutture digitali e della mobilità;
- le leve per la crescita tra public procurement e semplificazioni.
Si tratta di un’occasione molto importante per l’associazione, che con le sue 3mila aziende aderenti rappresenta le imprese di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e, all’interno di Confindustria, è la prima per estensione territoriale e la seconda per numero di soci.
Lo scorso anno Unindustria ha celebrato il decimo anniversario dalla sua nascita, avvenuta a seguito della fusione delle associazioni provinciali. Un passo che non ha intaccato la prossimità con gli associati, viste le otto sedi operative distribuite sul territorio (oltre alle città sopra menzionate, si aggiungono Civitavecchia, Aprilia e Cassino, ndr). Molto forte la presenza di Pmi, con l’85% delle associate, a cui si affianca un 15% di grandi aziende nazionali e multinazionali.
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