Riconoscimento del marchio d’origine “made in Ue” per i prodotti non agricoli (esclusi i farmaceutici), piena protezione dei marchi dei singoli paesi, nonché dei brevetti e dei diritti di design e conferma della protezione via accordo delle Indicazioni Geografiche (salvo 5 eccezioni espressamente previste per lo Champagne, il Parmigiano Reggiano e altri 4 formaggi).
Sono questi i punti salienti dell’“Accordo di principio” raggiunto dalla Commissione Europea e dal Vietnam il 4 agosto scorso in vista della firma di un Trattato di libero scambio, che entro i prossimi 10 anni porterà all’eliminazione progressiva dei dazi doganali su quasi tutte le linee tariffarie, aprendo il mercato vietnamita – 90 milioni di persone – ai servizi delle imprese europee. Grazie al principio di non discriminazione, verrà assicurata alle imprese di Stato posizione di parità rispetto alle aziende private.
I tecnici sono ora al lavoro per redigere il testo definitivo, che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio e del Parlamento europeo entro la fine dell’anno.
L’accordo coprirà beni, servizi, investimenti e altri ambiti quali il government procurement, suggellando i già importanti rapporti commerciali tra l’Ue, sesto investitore straniero in Vietnam, e uno dei più dinamici paesi asiatici. Gli scambi valgono, infatti, 28 miliardi di euro e grazie a significativi elementi di simmetria, questo accordo potrà rappresentare un benchmark regionale per l’Ue in vista dei prossimi negoziati con altri paesi asiatici.
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Commissione europea
Dati commercio UE-Vietnam