“Quando, nel 2004, ho preso in mano le redini dell’azienda, la prima cosa a cui ho pensato per far fare un ulteriore salto di qualità alla Rossin è stata quella di dare una forte impronta di design a ciò che realizzavamo”. Cambio di marcia che, nel progetto commerciale del titolare Klaus Pomella, aveva anche lo scopo di portare l’offerta di sedie, poltrone e divani della Pmi altoatesina su un livello più qualitativo e ricercato, scelta necessaria per provare ad intercettare i desiderata di una clientela non solo di zona.
Dopo aver deciso di rendere ancor più internazionali le proprie proposte, la Rossin – 2,2 milioni di euro di fatturato 2020 e dieci dipendenti – ha iniziato a produrre pure per alberghi, ristoranti di alto profilo, iniziando in questo modo un percorso che le ha permesso di crescere in modo progressivo. “L’azienda è nata nel 1964 e nel tempo siamo passati dal tradizionale divanetto da maso a quelli modulari per le case, fino ad arrivare ad esportare oltre il Brennero, principalmente in Austria. Quando nel ’98 sono entrato a lavorare alla Rossin – spiega Pomella -, mi sono reso conto che nel mercato locale facevamo sempre maggiore fatica a causa della forte concorrenza attiva soprattutto nel settore della grande distribuzione. Difficoltà a cui abbiamo cercato di dare risposta attraverso un riposizionamento su mercati, come il tedesco e lo svizzero, in grado di recepire in maniera per noi più soddisfacente il messaggio di design che usciva dall’azienda”.
Dal quartier generale di Egna-Laghetti, in provincia di Bolzano, zona in cui la Rossin si è spostata nel 2007, in questi anni si è perciò voluto veicolare all’esterno un messaggio preciso, legato alla volontà di dare una marcata impronta di design a tutti i prodotti. “Come piccola impresa siamo estremamente presenti all’estero e possiamo così lasciare alla consorella austriaca, rilevata qualche anno fa, il mercato alpino tradizionale, che ci chiede letti, materassi, divani letto, poltroncine e lavori di tappezzeria. Noi, invece, ci occupiamo per esempio di arredare con cose belle e funzionali alberghi di alto livello qui in Trentino Alto Adige, offrendo le idee dei designer con cui collaboriamo. Professionisti che non guardano solo al lato economico del proprio lavoro, ma apprezzano molto il fatto che noi di Rossin seguiamo fedelmente le indicazioni quando andiamo a mettere in pratica le loro idee”, chiarisce il titolare dell’azienda di Egna-Laghetti.
Pronti a tornare a pensare in grande sul piano della promozione estera dopo aver presidiato nel passato soprattutto Dubai, Abu Dhabi, Arabia Saudita e Qatar (progetto in seguito abbandonato a causa della massiccia concorrenza cinese e turca), i vertici dell’azienda stanno pianificando uno sbarco in grande stile non solo negli Stati Uniti. “Vorremo, infatti, riprovare con il Medio Oriente – afferma Rossin – ma anche nelle zone più a nord della Germania e in Scandinavia”.
Nel futuro prossimo, la Pmi altoatesina ha poi deciso di spostare la propria attenzione anche sul terreno della cura della persona, investimento che farà arrivare i prodotti della Rossin pure nelle case di riposo, come in ospedali oppure nelle cliniche private o le sale d’attesa degli studi medici. “In particolare, in quest’ultimo periodo ci siamo concentrati su un nuovo prodotto con cui sbarcare per adesso in Germania: un divano per cliniche pediatriche che, durante il giorno consente al genitore di sedersi accanto al proprio figlio, mentre di notte diventa un piccolo letto sfruttando un’intuizione dei nostri architetti – commenta Pomella -. E così, dopo i test già in corso, nel 2022 saremo pronti a onorare ordini molto importanti per la Rossin, considerato che solo nel primo ospedale interessato, la commessa dovrebbe essere di 200 divanetti”.